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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


Da Organizzatori

Mercoledì 23 agosto 2017, ore 21.30
RIVIVE LA FAMOSA SAGA DI GIOVANNINO GUARESCHI 
Donato Ungaro, il primo giornalista a denunciare le infiltrazioni mafiose a Brescello
presenta il suo libro “Mio zio Don Camillo, mio nonno Peppone… e la storia ricomincia”
(con un commento di Pupi Avati)

Mercoledì 23 agosto alle ore 21.30, presso l’Havana Cafe al Lido degli Estensi (via Leopardi 10), andrà in scena – in collaborazione con la casa editrice ferrarese Faust Edizioni – la terza delle quattro presentazioni del mese dei libri ‘top’ dell’estate, alternate alla chitarra e voce di Helio Freire, musicista, cantante e dj brasiliano molto noto nei locali della nostra riviera.
La serata musical-letteraria, a ingresso libero e gratuito, sarà dedicata alla coraggiosa e scomoda figura di Donato Ungaro (laureato a Ferrara, giornalista professionista dal 2005, ha collaborato con “Le Iene” di Italia 1 e con emittenti televisive locali e nazionali), la prima penna a denunciare sulle colonne della “Gazzetta di Reggio” le infiltrazioni mafiose a Brescello (Reggio Emilia, in seguito licenziato da quel Comune ed ‘emarginato’ sino a dover lavorare, per vivere, come autista di bus a Bologna.
L’autore presenterà la sua raccolta di 18 racconti (sequel ideale della famosissima saga di Giovannino Guareschi), “Mio zio Don Camillo, mio nonno Peppone… e la storia ricomincia” (Faust Edizioni, collana di narrativa ‘I Nidi’), a proposito dei quali Pupi Avati ha scritto: “Mi lusinga far parte della ristretta cerchia dei suoi 23 lettori. […] Ho trovato l’idea originale e alcuni racconti davvero gustosi” (la citazione è riportata nel retrocopertina del volume).

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it