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da: ufficio stampa Bologna Jazz Festival

Eugenio Macchia, pianoforte; Francesco Angiulli, contrabbasso; Vladimir Kostadinovic, batteria

Il Bologna Jazz Festival allarga ulteriormente il suo impegno nei confronti dei giovani che si dedicano alla musica jazz. Oltre al progetto didattico “Massimo Mutti”, che quest’anno giunge alla seconda edizione, prende il via una nuova sinergia col Premio Massimo Urbani, che si concretizzerà nel concerto di mercoledì 5 novembre alla Cantina Bentivoglio (ore 22). Ne sarà protagonista il trio del pianista Eugenio Macchia, vincitore dell’ultima edizione dello storico contest, con Francesco Angiulli al contrabbasso e Vladimir Kostadinovic alla batteria.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main sponsor Gruppo Hera.

Il Bologna Jazz Festival inaugura, attraverso il gemellaggio con il Premio Massimo Urbani, un’ulteriore importante collaborazione nell’ambito della valorizzazione dei giovani talenti del jazz nazionale e internazionale. La giuria che ha attribuito il premio a Eugenio Macchia, composta di importanti jazzisti di caratura internazionale, è stata presieduta da Fabrizio Bosso e dal talent scout e fondatore della manifestazione Paolo Piangiarelli. In passato, tra i vincitori del premio ci sono stati musicisti del calibro di Rosario Giuliani, Gianluca Petrella, Dino Rubino, Nico Gori, Francesco Cafiso, Claudio Filippini, Alessandro Lanzoni e molti altri artisti che oggi sono affermati professionisti.
Eugenio Macchia ha studiato pianoforte classico e in seguito armonia jazz con George Cables, Kenny Barron e Dave Kikoski. Nel 2009 ha registrato il suo primo album in trio, con Furio Di Castri al contrabbasso. Dal 2004 al 2012 è stato pianista residente di uno dei più noti jazz club d’Italia, l’Uèffilo di Gioia del Colle, suo paese natale. Nel 2010 ha vinto la Luca Flores Piano Competition e l’International Jimmy Woode Award. Nel 2011, giunto tra i finalisti della Martial Solal Competition di Parigi, rinuncia a questo importantissimo concorso perché proprio in quei giorni viene invitato a esibirsi al Dizzy’s Club Coca Cola di New York presso il Jazz at Lincoln Center, per una settimana di concerti negli after hours del Kenny Barron 4et.

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