Mercoledì 23 marzo “Il colore dell’erba” al Cinema Boldini: un film da “guardare” ad occhi chiusi
Tempo di lettura: 3 minuti
da: Arci Ferrara
MERCOLEDÌ 23 MARZO ORE 21.00
IL COLORE DELL’ERBA
ingresso 5 euro
Hai mai pensato di vedere un film al cinema chiudendo gli occhi?
Mercoledì 23 marzo alle ore 21.00 in programmazione al Cinema Boldini Il colore dell’erba di Juliane Biasi Hendel, prodotto da Indyca e da Kuraj, con il sostegno del Mibact, di Trentino Film Commission, Piemonte Doc Film Fund e Rai 3 (Doc 3) e con il patrocinio dell’UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Frutto di un lavoro di oltre quattro anni, Il colore dell’erba racconta la storia vera di Giorgia e Giona, due giovanissime ragazze non vedenti in cammino verso l’indipendenza. Non possono vedere ciò che le circonda, ma le paure, le emozioni, gli impegni che la vita impone sono eguali a quelle di tutti i loro coetanei. Una passeggiata da sole fino a un lago diventa una sfida appassionata che le porta a misurarsi con se stesse ed è metafora dell’adolescenza, età rivoluzionaria e delicata in cui si lascia per la prima volta l’uscio di casa per affrontare il mondo in modo indipendente.
Giorgia e Giona mostrano come la “paura del buio” riguarda tutti, e diventano un esempio di come questa paura possa essere affrontata, qualunque sia la sfida, per riscoprirsi ancora più forti.
“Mi piace scoprire nuovi mondi e anche l’adolescenza lo è” afferma la regista “E’ un’età in cui la paura dell’ignoto invade e al tempo stesso spinge a conoscere il mondo. E Giorgia e Giona hanno un valore aggiunto per farci scoprire ancora di più queste emozioni”.
Edizione speciale per le sale, il film offre una esperienza sensoriale unica grazie alla costruzione di un vero e proprio “paesaggio sonoro” che rende il film visibile “a occhi chiusi”.
Ideato per essere percepito anche da un pubblico di non vedenti, il film si avvale del contributo del sound designer Mirco Mencacci, istituzione nel mondo del sonoro, già collaboratore di Marco Tullio Giordana, Ferzan Ozpetek, e Michelangelo Antonioni. Mencacci ha creato assieme alla regista e il team Indyca un universo sonoro che ripropone il mondo non solo fisico ma anche emotivo delle sue giovani protagoniste nel quale immergere gli spettatori e che, per la prima volta al cinema, permette di unire nella visione persone vedenti e non vedenti.
L’adolescenza è un’età sorprendente, rivoluzionaria, persino spiazzante. Il proprio posto nel mondo viene improvvisamente messo in discussione e l’universo degli adulti, da accogliente, diventa incomprensibile. Giorgia e Giona non possono vedere ma le paure, le emozioni e le sfide che la vita mette loro davanti sono uguali a quelle dei loro coetanei.
Arrivare, da sole, alla gelateria in riva al lago diventa per loro la sfida all’indipendenza e la scusa per chiudersi alle spalle la porta di casa e affrontare il mondo. Ciascuna con il suo
carattere: Giorgia attiva, determinata e volitiva; Giona, al contrario, chiusa,
riflessiva, timorosa. Giorgia e Giona mostrano come la “paura del buio” riguarda tutti, e diventano un esempio di come questa paura possa essere affrontata, anche se l’avventura cambia le regole del gioco.
Per poter vivere al meglio l’esperienza cinematografica Invitiamo gli spettatori a guardare il film ad occhi chiusi. Prima della proiezione il personale del cinema distribuirà delle mascherine per coprire gli occhi. La proiezione è organizzata in collaborazione con Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione di Ferrara.
Per informazioni
www.cinemaboldini.it
0532.247050
Arci Ferrara 0532.241419
www.arciferrara.org

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Arci Ferrara
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani