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Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press

Mercoledì 2 maggio alle ore 17, per il terzo e ultimo appuntamento de Il Conservatorio a Palazzo Crema (in via Cairoli 13, Ferrara), le musiche di Mozart e Beethoven saranno al centro de ‘Il quartetto d’archi’, proposte dagli studenti del “Frescobaldi” di Ferrara. Per l’occasione, saranno le classi di Luca Bellentani a esibirsi con ilQuartetto in do maggiore K. 157 di Wolfgang Amadeus Mozart (Matilde Poli e Francesca Benvenuti, violini, Valentina Franzaroli, viola, Cecilia Rinaldi, violoncello) e il Quartetto in re minore K. 421, sempre del compositore austriaco (Carlotta Travaglini e Gianmarco Pavone, violini, Jacopo Ferri, viola, Alessandro Malavasi, violoncello). Infine il Quartetto in re maggiore op. 18 n. 3 di Ludwig van Beethoven (Giulio Signorile e GiuliaPerpich, violini, Marta Fergnani, viola, Alessandro Malavasi, violoncello).

Il concerto a Palazzo Crema offre testimonianza di tre fasi dello sviluppo iniziale del Quartetto d’archi, genere musicale per il quale sono state scritte alcune delle più alte composizioni della musica del periodo classico viennese.Al Quartetto in do maggiore k157, appartenente ai quartetti giovanili, fa seguito uno dei capolavori della maturità, il Quartetto K421 in re minore, dedicato a Joseph Haydn, dove come spiega Luca Bellentani “l’espressività prorompente della scrittura in minore di Mozart stravolge la misura del minuetto classico, ben evidenziata nella sezione in maggiore con il primo violino accompagnato dai pizzicati nel terzo movimento, interrompe bruscamente o liricamente le nobili riverenze in fa maggiore nel secondo e dà vita a una vivacità e varietà operistica di melodie, unite dalla coerente elaborazione dei ritmi dell’accompagnamento nel primo movimento”. Offre infine un lirico tema con variazioni, nel quarto movimento, “che anticipa di quarant’anni le variazioni del quartetto in re minore ‘La morte e la fanciulla’ di Schubert, con una storia musicale che ugualmente sembra parlare di purezza e di destino tragico”. Le ultime due note del primo violino riprendono le due note iniziali chiudendo il cerchio della composizione.

Il concerto termina con il primo Quartetto composto da Beethoven trentenne, opera 18 n. 3. “A partire da un’insolita grande varietà tematica, tratta da Mozart, e da una tecnica elaborativa derivata da Haydn, suo maestro – specifica Bellentani –, la grande personalità del compositore si afferma già con forza: gesti dinamici intensi e piani improvvisi, immediata lunga elaborazione del materiale tematico iniziale, sorprese armoniche e tematiche che contraddicono le attese. Tutto questo – conclude – porta direttamente l’ascoltatore nell’Ottocento, con la chiara presenza dei semi di un lungo straordinario percorso stilistico che porterà fino agli ultimi quartetti beethoveniani, dove le soluzioni sono così ardite da anticipare tutto quanto avverrà nei decenni successivi”.

L’idea della rassegnanasce insieme a Fondazione Carife da un lato per incentivarein città le esibizioni degli allievi del Conservatorio, ancora in corso o appena diplomati, dall’altro per far scoprire alla cittadinanza il loro talento attraverso i brani di differenti compositori che hanno segnato indelebilmente la storia della musica. Come nello spirito stesso del Conservatorio, la rassegna musicale coinvolgerà anche alcuni docenti, che attraverso la loro professionalità spiegheranno le opere in programma, per farle scoprire ai neofiti e al contempo regalare alcune curiosità ai più esperti. Inizio del concerto alle ore 17, ingresso libero (info@fondazionecarife.it).

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