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da: organizzatori

Dopo il grande successo di pubblico ottenuto poche settimane fa alla Casa della Cultura di Tresigallo e la presentazione alla Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice di Roma, l’attore e scrittore Stefano Muroni torna nella sua città natale – al Palazzo della Racchetta di Ferrara alle ore 17.30 – per presentare il suo libro “Tresigallo, città di fondazione. Edmondo Rossoni e la storia di un sogno”, edito da Pendragon, il quale vede la presentazione di Giuseppe Parlato, la postfazione di Folco Quilici e un saggio del Premio Strega Antonio Pennacchi.
A fare da magnifica cornice all’evento sarà il bellissimo Palazzo della Racchetta di Ferrara.
Dialogheranno con l’autore il grande storico Giuseppe Parlato (Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice di Roma, coordinatore del Comitato di Direzione della rivista “Nova Historia”, componente del Comitato scientifico della rivista «Nuova Storia Contemporanea» e di «Nuova Rivista Storica» e del Comitato scientifico dell’Archivio Centrale dello Stato. Attualmente è professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Interpretariato e Traduzione della Università Internazionale di Roma (Unint), Ateneo di cui è stato preside e rettore); e Anna Maria Quarzi, Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. Modererà l’incontro il giornalista Samuele Govoni.
Finito l’incontro è possibile acquistate le copie del libro per poi richiedere la dedica dell’autore.
SINOSSI
Tresigallo, borgo di misere case situato nella provincia di Ferrara, viene totalmente trasformato, tra il 1933 e il 1939, in una vera città corporativa, andando a realizzare il sogno di Edmondo Rossoni, tresigallese e ministro del governo fascista: eliminare la miseria nella propria terra, all’epoca la zona con il più alto tasso di disoccupazione a livello nazionale. Dove c’era l’erba si innalzano moderne opere pubbliche; dove regnava il fango, si tracciano nuove strade piastrellate. Ma la trasformazione di Tresigallo non è solo architettonica, si tratta piuttosto di una rivoluzione sociale, economica e soprattutto culturale. Oltre a un dettagliato resoconto storico, il volume offre una lunga serie di testimonianze di vecchi tresigallesi che, attraverso un interessante viaggio della memoria, raccontano in maniera autentica la conquista della modernità da parte di una comunità. Una modernità “armonica”, fondata sul lavoro, sulla produzione, ma anche sull’uomo e sulla sua centralità nel processo economico. Un ricco inserto di immagini assolutamente inedite, ritrovate dall’autore in archivi semisconosciuti e presso privati, illustra ampiamente il racconto di uno degli episodi più interessanti del ventennio fascista in Emilia-Romagna.

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