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da: Arci Ferrara

Secondo appuntamento con la Rassegna dedicata alle opere cinematografiche del regista Xavier Dolan al Cinema Boldini di Ferrara. È la volta di Tom à la ferme, film basato sull’omonima opera teatrale scritta da Michel Marc Bouchard. In concorso nel 2013 alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Tom, giovane pubblicitario, moderno e urbano, parte per la campagna per assistere ai funerali del suo amante morto in un incidente stradale. È in una fattoria isolata che incontra per la prima volta la madre del defunto. Lei non ha idea di chi sia o di cosa abbia vissuto con suo figlio. Tom scopre allora tutta una realtà inventata dal suo amante. Per salvaguardare l’onorabilità della famiglia e per non spezzare il cuore della madre, il fratello maggiore del defunto costringe Tom, con le minacce e le botte, a partecipare alla finzione.

Tom à la ferme è un film carico di vita, di fascino perverso, di un nervosismo vibrante e represso. Ti si attacca addosso e ti contagia con l’irrequietezza e la voglia di esplodere, come una febbre interiore che consuma ma spinge inesorabilmente in avanti. La cosa cui questa nuova regia del giovanissimo talento canadese Xavier Dolan si avvicina di più è il thriller esistenziale. Un thriller esistenziale dove gli elementi spiccatamente queer che hanno sempre caratterizzato la sua produzione mantengono un rilievo senza per questo preponderare e schiacciare le istanze di un film che è una dolente ode alla vita, un racconto di disperata ricerca identitaria e di radici che non ci sono più, una storia d’amore già finita e per questo da rivivere con passione.
In un panorama rurale canadese piatto come la vita che vi si è costretti a condurre, aspro e tagliente come le foglie del mais prima della raccolta, fisico e commovente come il parto di un vitello, l’irrompere di Tom e dei segreti che porta con sé nella vita della madre del suo fidanzato morto e di suo fratello (che fa di tutto per nascondere l’omosessualità del figlio scomparso alla genitrice) rappresenta l’ingresso di un catalizzatore che porterà a reazioni violente e scomposte come a riaffermare una vitalità repressa. E il legame di Tom con quel mondo così diverso dalla metropoli che rappresenta, e che lo seduce con la sua brutalità vera e sanguigna, gli fa mettere in discussione il suo posto e il suo senso nel mondo e dentro sé stesso. Dolan, che ha una consapevolezza e una maturità formale notevole, tanto da permettergli perfino di giocare coi formati senza risultare velleitario, annega le sofferenze del personaggio che interpreta e degli altri protagonisti in tensioni palpabili e primi piani strettissimi, in una colonna sonora alla Bernard Hermanne in una costante alternanza tra registri che spaziano dal naturalistico al surreale. Lascia che la vita esploda in tutta la sua violenza, chiaramente affascinato da essa, come se volesse che l’esistenza stessa lo brutalizzasse, come se le identità possano affermarsi solo per contrasti carichi di amore e di attrazioni.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara.
www.cinemaboldini.itwww.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

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