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da: ufficio stampa CIA 

Il presidente di Cia Emilia Romagna, Cristiano Fini, sollecita le amministrazioni affinché si prendano provvedimenti per riaprire i farmers market

“I mercati agricoli sono un punto di rifermento per i consumatori in grado di garantire prodotti agricoli freschi e sollecitiamo i Comuni del territorio regionale, qualora non lo avessero fatto, ad adoperarsi per attivarli al fine di permettere anche agli agricoltori di svolgere la loro attività”. Il presidente di Cia Emilia Romagna, Cristiano Fini, sollecita le amministrazioni affinché si prendano provvedimenti per riaprire i farmers market, alla stregua del Comune di Bologna che con una apposita ordinanza stabilito regole che alcune tipologie di mercati devono rispettare per poter aprire, fissandole nel rispetto dell’ordinanza regionale in vigore dal 14 novembre 2020 e del Dpcm 3 novembre 2020.
“Va sicuramente garantita la sicurezza dei consumatori in osservanza delle norme ministeriali previste per evitare possibili contagi – osserva Fini – ma il settore agricolo è ’primario’ e va data la possibilità ai consumatori di approvvigionarsi di prodotti aziendali nei luoghi e nei tempi stabiliti. Inoltre la chiusura dei mercatini agricoli rappresenta una perdita economica per le imprese che rischiano di buttare il raccolto se non alienato in tempi strettissimi”.
Cia Emilia Romagna rileva inoltre un enorme disagio per via della limitazione della circolazione tra un comune e l’altro che impedisce, tra l’altro, a molti cacciatori di partecipare alle battute di cinghiale, spesso ferme per mancanza di partecipanti “con il rischio di far lievitare i danni ai raccolti”, osserva infine Fini. “Molte doppiette, infatti, provengono da luoghi diversi e le disposizioni impediscono il trasferimento tra Comuni”.

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