MEMORABILE
Tormento, poesia e anarchia
Come anticipato la settimana scorsa, eccoci a parlare dell’inconsueta silloge poetica ‘Tormento. Poesia e Anarchia’, di Virgilia d’Andrea (1890-1933), una poetessa dell’anarchia: scrive e canta perché sente e vuole, e perciò riesce più vera e più efficace di tanti poeti maggiori. Scrisse di lei l’anarchico Errico Malatesta: «Virgilia D’Andrea si serve della letteratura come di un’arma; e nel folto della battaglia, in mezzo alla folla e in faccia al nemico, o da una tetra cella di prigione, o da un rifugio amico che alla prigione la sottrae, lancia i suoi versi come una sfida ai prepotenti, uno sprone agli ignavi, un incoraggiamento ai compagni di lotta». È questa un’altra rara e preziosa chicca del catalogo Tiemme Edizioni Digitali (www.tiemme.onweb.it), distribuita in tutte le librerie on-line.

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Riccardo Roversi
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)