Altra recentissima “chicca” pubblicata dalla casa editrice digitale ferrarese Tiemme Edizioni (www.tiemme.onweb.it) è il celeberrimo e provocatorio ‘La cucina futurista’, dell’imprevedibile Filippo Tommasi Marinetti, disponibile in tutte le più importanti librerie del web.
Ultima delle “grandi battaglie artistiche e politiche spesso consacrate col sangue” di Marinetti & C., la cucina futurista, considerata come la lotta contro l’“alimento amidaceo” (cioè la pastasciutta), colpevole di ingenerare negli assuefatti consumatori “fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo”, prende le mosse da una cena al ristorante milanese Penna d’Oca (15 novembre 1930). Al termine, Marinetti preannuncia il ‘Manifesto della Cucina Futurista’, che sarà pubblicato su ‘Comoedia’ il 20 gennaio del 1931. In questa edizione il testo è seguito da ‘Divagazioni Gastromarinettiane’, un ironico e futurculinario intervento di Roberto Guerra.
Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d’Egitto, 1876 – Bellagio, 1944) è stato poeta, narratore e drammaturgo italiano. È conosciuto soprattutto come il fondatore del movimento futurista, la prima avanguardia storica italiana del Novecento.
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Riccardo Roversi
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