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Meglio un palo in fronte

Tempo di lettura: 2 minuti

La notizia di oggi è senza dubbio la spaventosissima cosa successa a Macerata.
Uno dei miei incubi d’infanzia che che si materializza: sprofondare attraverso una di quelle grate che ci sono sui marciapiedi.
È successo a un giovanissimo di Macerata.
Giovanissimo che appena uscito, intorno alle 8, si è ritrovato a precipitare per 3 metri.
A parte qualche ferita al volto, pare che il ragazzo non sia grave.
Quand’ero piccolo io me la facevo addosso a guardare quelle grate.
Ancora peggio se guardavo una di quelle finestrone di vetro opaco che adesso si vedono un po’ meno.
Boh.

Brano: “Don’t Fall” dei The Chameleons
Brano: “Don’t Fall” dei The Chameleons

Posso avere un’idea sull’utilità delle grate anche se non ho mai capito l’utilità di quei finestroni.
A volte ne ho viste alcune con qualche crepa e vabbè, meglio se mi fermo qua.
Di solito, per colpa dei cani, guardo parecchio per terra quando cammino.
Ma da oggi guarderò SOLO per terra.
Meglio finire contro un palo, porca vacca.
Via col pezzo a tema e in bocca al lupo al nostro uomo del giorno.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

 

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)