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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Ogni 800 nascite si presenta un neonato che, apparentemente senza alcuna causa, manifesta una profonda fessurazione del labbro superiore (Labbro Leporino), che spesso si estende internamente, interessando anche l’arco gengivale ed il palato. Viene definita Labiopalatoschisi, ed è la più frequente malformazione che interessa il viso dei neonati. Talvolta in famiglia si presentano più casi di labiopalatoschisi, ma più spesso queste compaiono come casi isolati.
Ricercatori Europei, tra cui anche il Prof. Michele Rubini, del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche di UNIFE, si sono consorziati in un unico network operativo, EUROCleftNet, hanno messo in comune conoscenze, strumentazioni e casistica, e sono arrivati ad identificare i 12 principali geni che contribuiscono a causare la Labiopalatoschisi.
UNIFE è la sede della bio-banca di EUROCleftNet, nella quale sono archiviati campioni di DNA di oltre mille famiglie con Labiopalatoschisi, provenienti da dodici Paesi Europei.
Il Gruppo EUROCleftNet si è dato appuntamento a Ferrara fino a domani, sabato 13 Settembre, presso l’Hotel San Girolamo dei Gesuati, per fare il punto sull’avanzamento delle conoscenze scientifiche, ma soprattutto per pianificare il trasferimento di queste nella pratica clinica, a servizio della popolazione.
Con l’ausilio delle più recenti tecnologie di analisi delle sequenze di DNA e di strumentazioni per l’analisi 4D della forma del viso (ricostruzione tridimensionale in movimento), è potenzialmente possibile ora definire con maggiore certezza le diagnosi e soprattutto informare la coppia di genitori sui precisi rischi di Labiopalatoschisi in una successiva gravidanza. Il gruppo EUROCleftNet definirà la strategia ottimale per trasferire queste tecnologie nei servizi sanitari Europei, e ottenere la più alta qualità diagnostica negli ambulatori di consulenza genetica.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA



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