Da: Alfredo Bertelli e Massimo Buriani
Se c’era una persona in grado di rappresentare quello che la sinistra riformista deve essere o deve tornare ad essere, quella persona è Maurizio Gregori.
Non c’è modo migliore per onorarne la memoria ora che ci ha tragicamente lasciato, che quello di tratteggiarne il carattere e le qualità.
Cresciuto alla scuola sindacale e politica della fabbrica metalmeccanica più importante della nostra regione, ben presto e giovanissimo si impone come dirigente politico, prima della zona del mandamento di Copparo e poi dell’intera Federazione provinciale del PCI.
Chi aveva bisogno di lui lo poteva cercare tra i volontari che allestivano e gestivano le feste dell’Unità, a diffondere lo stesso giornale tutte le domeniche, a distribuire volantini davanti alle fabbriche o a tenere e concludere complesse riunioni delle tantissime sezioni di cui era piena la nostra Provincia e che aveva fortemente contribuito a far crescere.
È stato anche un ottimo amministratore comunale e provinciale ed ha gestito importanti aziende.
Ma da ex operaio è stato capace di fare con successo tutto quello che ha fatto per le sue caratteristiche morali ed umane.
Maurizio era un generoso, un mite ma tenace e deciso. Amava la sua terra e la sua gente, era leale e cordiale anche con gli avversari politici. Critico con il recente corso del suo partito al quale imputava la colpa di aver trascurato l’organizzazione, lasciato andare le sezioni e abbandonato il rapporto diretto con le persone e i loro bisogni, tanto da vederle declinare verso una deriva populista.
Ancora recentemente gli abbiamo sentito dire la caratteristica frase dialettale che così bene riassume il cuore del suo generoso impegno politico: ” ….ragazzi, ricordatevi bene che bisogna tenere d’acconto la “smantona”, si no a vanzen in brag ad tela”.
Maurizio, che ci mancherà moltissimo, ha continuato fino all’ultimo a tenersi stretto il legame con le persone, a stargli vicino, a provare ad affrontare con loro i loro problemi con un impegno che non è mai cessato.
Per questo mancherà a tanti ma il suo esempio resterà un ricordo indelebile per molti di noi che intendono misurarsi con l’impegno politico e sociale.
Si uniscono al ricordo alcuni amici e compagni:
Diego Cavallina
Maurizio Chiarini
Egidio Checcoli
Marco Coghi
Vander Maranini
Vainer Merighi
Pietro Pigozzi
Roberto Polastri
Alfredo Sandri
Alfredo Zagatti
Valter Zago
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