Massimiliano Pompignoli (ln): «Rincorrete la lega nord su temi come l’immigrazione e l’autonomia, ma in maniera poco credibile e in tempi sospetti»
Da Lega Nord
Risoluzione pd, si, l’altra E-R su “Immigrazione illegale e sicurezza”
BOLOGNA, 27-09-17.
«Noto con piacere che in quest’aula si comincia a parlare di temi come l’immigrazione e l’autonomia. Peccato che la vostra risoluzione, presentata oggi, dopo tutto quello che è successo, non ha molto senso e manca dei contenuti giuridici necessari». La stoccata al cambio di rotta (sospetta, in un periodo pre-elettorale) da parte del Partito Democratico e delle altre forze di sinistra, è arrivata in Assemblea legislativa, da parte del consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Pompignoli. «Dopo essere stati dipinti per lungo tempo come populisti – incalza Pompignoli – ora ci rincorrete su temi, per i quali siamo sempre stati lineari sulle nostre posizioni. La risoluzione firmata dai consiglieri Prodi (Pd), Taruffi e Torri (Si), ed Alleva (L’Altra ER) e discussa in aula – dice – è poco credibile, soprattutto nel momento in cui viene incentrata sulla questione della solidarietà, mentre il sospetto è che serva unicamente a mantenere un sistema fatto di Ong e cooperative sociali». Sulle quali, ha sottolineato Pompignoli in aula assembleare, ci sono indagini in atto da parte della magistratura. Senza contare i fascicoli aperti sugli Hub, ed alcune testimonianze rese dai mediatori culturali impegnati nel sistema dell’accoglienza. «Il decreto Minniti-Orlando – continua il consigliere Ln – è un primo, timido passo, in grado di tutelare ugualmente i richiedenti asilo. Il problema è che, una volta concluso il tortuoso iter, nel momento in cui si verifica solitamente il diniego della richiesta di status di rifugiato, queste persone rimangono in Italia. Perché i rimpatri sono costosi e perché, com’è evidente, esistono falle nel sistema». Dunque, adoperando un adagio “scoperto” recentemente anche dall’altra parte politica, «occorre ad arrivare al punto di “aiutare” questi immigrati “a casa loro” o comunque nei luoghi dai quali partono. Per evitare che tutti i costi economici e sociali del fenomeno continuino a ricadere sulla testa dei cittadini. In quanto alla risoluzione del Pd, di Sinistra Italiana e l’Atra Emilia-Romagna – conclude – non risolverà alcunché, dal momento che mancano i contenuti giuridici necessari».

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)