Martedì 5/3 – Andrea Caffi. Critica della violenza (Libreria Feltrinelli)
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Da: Organizzatori
È iniziato martedì scorso il ciclo “Raccontare la storia, raccontare storie. Nonviolenza in azione” che proseguirà per tutti i martedì di marzo, alle ore 17, presso la Libreria Feltrinelli di Ferrara. Buona e attenta la partecipazione con domande rivolte dai partecipanti all’ospite Mao Valpiana che, in dialogo con Daniele Lugli, ha presentato “Alexander Langer. Una buona politica per riparare il mondo” da lui curato assieme a Marzio Marzorati. Il prossimo incontro avrà luogo martedì 5 marzo prossimo e sarà con Alberto Castelli, curatore del libro di Andrea Caffi “Critica della violenza”.
L’opera presentata, composta da brevi scritti di Langer, commentati da diversi autori e da differenti punti di vista, è un invito alla politica particolarmente rivolto alle giovani generazioni e non solo a loro. Ne è risultato quasi un manuale, felicemente sperimentato in differenti contesti educativi. Dalle parole di Valpiana, buono e caro amico di Langer con il quale ha condiviso in particolare la formazione delle prime liste verdi, la Campagna “Nord-Sud”, il “Verona Forum”, è emersa la figura di un maestro della nonviolenza – anche se nonviolento non si è mai detto, ma è un tratto che contraddistingue chi merita questo appellativo – che ne ha proposto puntuali a attente applicazioni ai più diversi, conflittuali, complessi temi: Europa, immigrazioni, conversione ecologica, modelli di sviluppo, democrazia…
L’incontro di martedì prossimo, 5 marzo, con Alberto Castelli riguarda “Andrea Caffi. Critica della violenza. A cura e con postfazione di Alberto Castelli. Introduzione di Nicola Chiaromonte”.
Sarà occasione per conoscere e apprezzare una singolare figura di pensatore impegnato per la libertà e la convivenza, in tempi difficili e in condizioni difficili. La vita di Andrea Caffi (San Pietroburgo 1897 – Parigi 1955) si snoda dalla partecipazione, diciottenne, alla Rivoluzione del 1905 in Russia, poi tra quel paese e la Francia e l’Italia, attraverso la Prima Guerra Mondiale, i primi anni del potere comunista in Russia, il fascismo, la seconda guerra mondiale e il dopoguerra. Come recita la quarta di copertina, “Tra i più acuti e affascinanti approdi del pensiero novecentesco, il discorso di Caffi restò sempre, pur nella diversità dei temi, improntato a una preoccupazione dominante: riscattare la vivacità dei fatti umani dagli schemi preconcetti di storiografi e ideologi, come da ogni sovrastruttura autoritaria. Gli scritti qui raccolti da Nicola Chiaromonte ripropongono la centralità di una figura il cui pensiero e la cui vita – come suggerisce il titolo – furono dedicati alla sistematica opposizione alla violenza, in tutte le sue forme: intellettuali, sociali e politiche. L’impegno socialista, la lotta politica: «Il cavaliere errante delle guerre e delle rivoluzioni» – secondo la citazione di Antonio Banfi – denuncia in queste pagine il male della guerra, promuovendo, dall’esterno di tutti i circuiti culturali e politici in voga, un pensiero libertario basato sulla nonviolenza”.
A guidarci nella conoscenza del pensiero e dell’operare di Caffi sarà, in dialogo con Daniele Lugli, Alberto Castelli, docente di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Ferrara, particolarmente attento al pensiero libertario e nonviolento.
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