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Da: Il Giardino del Mondo
Interazione, intreccio di culture, accoglienza del diverso da noi, far propri questi valori attraverso la lettura si può. Martedì 26 marzo gli alunni della Scuola Primaria Govoni sono i protagonisti dei laboratori curati dall’Associazione Culturale Donne di carta nell’ambito de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018.

Nell’ambito de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” edizione 2018 bandito da IBACN Emilia-Romagna, gli alunni delle classi 1B, 4 e 5C della Scuola Primaria Govoni di via Fortezza, 40 a Ferrara, saranno protagonisti – martedì 26 marzo – dei laboratori interattivi di lettura organizzati dall’Associazione Culturale Donne di carta.
Il punto di partenza è la narrazione di alcuni testi quali “Il mio nome non è un rifugiato” e “La scuola segreta di Nasreen” di Jeanette Winter tra gli altri, arricchita dalla proiezione di immagini e da un accompagnamento musicale. I bambini verranno così condotti all’elaborazione dei contenuti attraverso momenti di condivisione costituiti non solo dallo scambio di spunti e osservazioni, ma anche dalla realizzazione di una vera e propria città ideale costruita con materiali di recupero come cartone, corde, stoffe, conchiglie, tappi…, con l’intento di favorire l’interazione, l’intreccio di culture e l’apertura ad accogliere il diverso da noi, vincendo ogni paura.
L’Associazione Donne di carta, fondata a Roma nel 2008, propone la lettura come strumento di crescita dell’individuo e dell’intera collettività, per costruire soluzioni e strumenti educativi-formativi che accrescano le competenze linguistiche di chi legge rivalutando anche il ruolo formativo di ogni lingua madre e facilitare la conservazione, la circolazione e il riuso del patrimonio linguistico e storico delle diverse comunità socio-culturali. Incontrare l’altro, inteso come persona che utilizza linguaggi verbali e non verbali differenti, modi diversi di vivere e rappresentarsi lo spazio dentro le proprie case e nel quartiere.  Ciascuno di noi costruisce una mappa personale della propria storia ed esperienza di vita; incontrare gli altri richiede un’interazione tra le tante mappe personali, in una visione complessa e non semplicistica della realtà. La lettura e la narrazione sono strumenti metodologici significativi per conoscere altre realtà culturali, fin dai primi anni di vita.
La cellula ferrarese di Donne di carta (www.donnedicarta.org/la-cellula-di-ferrara) proseguirà l’attività laboratoriale nel corso della primavera.

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