racconto di Patrizia Benetti
Cecilia, la sposa di Gesualdo, dopo cinque figli maschi finalmente gli donò una bellissima bambina con i capelli colore del grano maturo, la pelle di porcellana e le guanciotte piene e rosse come fragole mature.
Maria Fragolina fu accudita e coccolata come una principessa fino all’età di tre anni. La famiglia però era numerosa e c’era tanto da fare perciò, quando la frugoletta fu in grado di camminare, seguì i fratelli nella campagna in fiore. Li osservava sudare e faticare sotto il sole cocente e attendeva paziente il tramonto, per tornare a casa. La vita scorreva semplice e serena. Maria Fragolina aveva ormai tredici anni, era una bellissima donna in miniatura, con i capelli sciolti sulle spalle, il vestito rosso e un sorriso dolce dipinto sulle labbra. Una sera d’autunno, le venne l’idea di allontanarsi dai fratelli per rincorrere una farfalla variopinta. Senza quasi accorgersene si ritrovò su un sentiero ghiaiato, dove incontrò un omone grande, grosso e sudaticcio, che le si parò davanti. La fanciulla provò un tuffo al cuore e fece per fuggire ma lui non le diede pace e la strinse a sé strofinando forte la barba dura contro il suo volto delicato. Poi le rubò un bacio amaro, che puzzava di vino e d’angoscia e un urlo disperato uscì dalla bocca della poveretta. I suoi fratelli accorsero e cominciarono a tirare pietre contro l’omone che, assediato, fu costretto a fuggire.
Un sasso purtroppo colpì la ragazzina, lacerandole la testa e il sangue sgorgò copioso dalla ferita, rigandole la faccia e andando a mischiarsi al rosso vivo del vestito.
Maria Fragolina si accasciò al suolo, priva di vita, sotto gli sguardi increduli dei fratelli. Giaceva inerte, col cranio spaccato e gli occhi sbarrati sulla terra nera e brulla, a cui l’autunno aveva rubato colori e germogli.
For your babies (Simply Red, 1991)
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Redazione di Periscopio
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