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Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

“Sulla gestione dell’emergenza, il Presidente Bonaccini ha rappresentato un punto di riferimento nazionale, così come sulle riaperture la nostra Regione ha svolto un lavoro egregio, tanto da essere più volte citata nei protocolli ministeriali legati alle riaperture. Rispetto a quella delle spiagge, già consentite da oggi lunedì 18 maggio dal DPCM Conte, condivido l’impostazione generale più restrittiva della Regione Emilia-Romagna, ma penso sia opportuno fare dei distinguo”. A intervenire nel dibattito sul posticipo della riapertura delle spiagge emiliano-romagnole alla prossima settimana è anche Marco Fabbri, consigliere regionale Pd.

“Mi sembra ragionevole che per le province romagnole, specie quella di Rimini che fino al 3 maggio era zona rossa, si debba attendere qualche giorno in più rispetto a oggi. Occorre però, dati epidemiologici alla mano, evidenziare come la provincia di Ferrara sia stata quella meno colpita in regione e che qui si siano registrati numeri simili al confinante Veneto, in cui le spiagge hanno riaperto già oggi. – Fabbri richiama le peculiarità della costa ferrarese e aggiunge – Comacchio, inoltre, per estensione e numero di spiagge libere è un caso unico in Emilia-Romagna e considerato che quelle libere a differenza di quelle attrezzate sono già accessibili da oggi, il prossimo week end con temperature previste di circa 30 gradi, si rischia che siano prese d’assalto senza controllo. Sii creerebbe un paradosso, favorendo l’effetto opposto a quello sperato”.

“Circa l’80% delle spiagge comacchiesi potrà essere pronta per questo fine settimana. Ma visto che il servizio di ristorazione e quello della gestione degli ombrelloni spesso, ma non nella totalità dei casi, hanno licenze separate, alcuni bar e ristoranti potranno aprire e altri no. Così come le spiagge libere saranno accessibili e quelle a ingresso controllato no. – richiama il consigliere Pd che aggiunge un’altra considerazione sui distanziamenti tra gli ombrelloni – La Regione Emilia-Romagna ha previsto un’area di 12 metri quadri per ombrellone mentre a livello nazionale ne sono previsti 10. Va benissimo così, considerato che le nostre spiagge sono ampie e accoglienti. Ciò non toglie però che un piccolo tratto che va da Lido Scacchi a Lido Volano, circa 15 km dei 126 totali regionali, sia stato interessato negli ultimi anni da forti mareggiate. Per le circa 50 imprese di quell’area la differenza di 2 metri quadri può fare la differenza”.

“In sostanza – conclude Marco Fabbri – ripensare a una riapertura differenziata sulla costa emiliano-romagnola, non credo debba essere considerato un elemento divisivo, ma un riconoscimento delle diversità e peculiarità della nostra offerta turistico-balneare ed è questo che chiedo con forza alla Regione, a sostegno delle imprese e dei lavoratori del territorio”.

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