Skip to main content

Ferrara, 18 dicembre – “Intraprendere con estrema urgenza tutte le iniziative necessarie presso il Governo perché, nel Decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2022,” approvato definitivamente dal Parlamento, “venga revisionato l’articolo 5 (nei commi da 15-bis a 15-quater) che introduce, per il Terzo Settore, il passaggio da un regime di esclusione dell’Iva a uno di esenzione dell’Iva (ma che comporta il suo calcolo) per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci”. A impegnare la Giunta con una risoluzione è il consigliere regionale del Pd Marco Fabbri che spiega che “questa variazione, che potrebbe sembrare neutra, in realtà, comporta  diversi svantaggi come i costi di tenuta della contabilità Iva, oneri e ulteriori adempimenti burocratici che graveranno ulteriormente sugli enti del terzo settore, mettendone a rischio la sopravvivenza” come ha rimarcato lo stesso Forum del Terzo Settore che ha espresso “tutta la preoccupazione delle migliaia di associazioni presenti in Italia” .
Fabbri, nel ricordare che “Il Terzo settore sta affrontando il delicato passaggio di entrata in vigore del Registro Unico” rimarca inoltre che “anche lo scorso anno, con la Legge di Bilancio 2021, si puntava a considerare commerciali, ai fini del calcolo dell’iva, tutte le prestazioni effettuate dalle associazioni, previsione” ma questa disposizione “è stata poi eliminata dal testo definitivo approvato dal Parlamento”.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it