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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


da: organizzatori

Prova a corrente alternata per gli estensi. Con Minerbio è ancora ko, davanti ad un pubblico da grandi occasioni

Colpa del guanto prima, della mazza poi; manca sempre una lira per fare un milione ai Mandrakes, stoppati nella decima giornata di Pig League dai Drillers Minerbio (13-7). Archiviati i sorrisi contro Ozzano, alla fine della stagione mancano appena due partite, contro Bomberos Pianoro e Bandigas Castelmaggiore: la classifica dice che saranno due scontri diretti per levarsi dal pantano della zona playout, e salvare una stagione dove anche i ricchi piangono.
Ancora una serata dove tutto appare possibile, e quel che poi succede dopo sembra inevitabile. A volere essere tattici, Ferrara la perde in difesa appena dopo il via. Il roster avversario picchia che è un piacere, ma sono i maghi a farsi del male subendo per due inning il pieno di punti con due out già in bisaccia, lontanissimi dal garantire la dovuta protezione alla seconda prova in pedana del pitcher Ketty Stocchi. Accusato il colpo, comunque non da poco, Benetti rimette Regazzi sul monte e sposta il cubano Bell Mulen a far da ombrello sotto la grandine a centrocampo: mosse che pagano, limitando i danni a tre punti in passivo per altrettante riprese. Non fosse che a quel punto gli orange, fin lì pure bravini, si spengono in attacco: dopo i primi affondi (Regazzi e Bettoni nel primo, portati a casa da un doppio di Bassi; Marzaduri e Ventura nel secondo, spinti da valida di Benetti) gli estensi cominciano a impappinarsi, e fanno zero nel terzo e quarto tempo, condendo il piatto con tensioni verso il giudice di gara. Fermati ancora gli avversari nel quinto, in cui si segnala un out da incorniciare del cubano di Argenta (assist sul cuscino di terza, tesissimo, quasi da fondo campo), i ducali beccano ancora due gnocchi nell’inning aperto. Si va all’ultimo attacco sotto di sei: e lì purtroppo si resta, senza ulteriori sussulti.
Peccato, ancora una volta. Sarebbe stata bella da vincere, commenta qualcuno in panchina; soprattutto davanti al gran pubblico di serata, un parterre affollatissimo in cui spiccano – e non è la prima volta in questa stagione – i genitori e il fratello del manager ferrarese. Fini intenditori di baseball, i signori Benetti, da anni appassionati di questo sport come la famiglia di Gary Cooper ne “L’idolo delle folle”. E se sono loro a dire, alla fine, che comunque “I Mandrakes sono stati bravissimi”, vuol dire che comunque la serata non sarà dimenticata

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it