Da: Ufficio Stampa Coldiretti ER
Tra le coltivazioni colpite mele e pere in piena fase di raccolta.
Dai vigneti di Lambrusco Salamino con i grappoli che sono stati violentemente sbattuti a terra alle pere Abate nel Modenese che si fregiano del marchio DOP dell’Unione Europea fino ai pregiati kiwi di Verona dove fortunatamente sono stati solo sfiorati i vigneti della Valpolicella in cui, da una prima stima, risulta colpito un areale di appena il 3% dei vigneti a denominazione. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della devastante ondata di maltempo che ha investito le regioni del nord dall’Emilia Romagna al Veneto con milioni di euro di danni nelle campagne dove si contano alberi da frutta divelti, filari di vite abbattuti, serre e raccolti distrutti e stalle allagate dal violento nubifragio.
L’ultima perturbazione con vento forte, precipitazioni violenti e grandine dalle dimensioni anomale – sottolinea la Coldiretti – ha colpito a macchia di leopardo nelle campagne dove in molte aziende agricole è andato perduto un intero anno di lavoro ma si contano anche pesanti danni strutturali. Le reti antigrandine poste a protezione della frutta pronta per la raccolta – precisa la Coldiretti – sono state devastate dalla furia del clima che non ha risparmiato neppure i grappoli di uva prossimi alla vendemmia. Sott’acqua sono finite intere coltivazioni di ortaggi e soia ma anche frutteti di mele e pere con allagamenti di ricoveri e stalle.
L’ultima perturbazione di agosto ha colpito a macchia di leopardo il nord Italia facendo salire il conto dei danni a livello nazionale – evidenzia la Coldiretti – in un mese segnato da 5 grandinate e bombe d’acqua ogni giorno lungo la Penisola secondo un’analisi della Coldiretti su dati ESWD che in poche decine di minuti hanno spesso distrutto un intero anno di lavoro degli agricoltori. Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti
Sostieni periscopio!
COLDIRETTI
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it