Da: Gruppo Lega Nord Emilia Romagna
Il consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, ha depositato interrogazione in Regione: “Perché l’assessore alla Sanità ha inviato solo adesso lettere a diecimila pazienti operati in cardiochirurgia con l’utilizzo della macchina cuore-polmone sotto inchiesta? Subito controlli e profilassi per tutti gli operatori sanitari presenti nelle sale operatorie”
“È ingiustificabile il ritardo col quale l’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, si sta attivando per arginare i rischi connessi al “batterio killer” (Mycobacterium chimaera ndr), che ha già fatto 2 vittime in Emilia-Romagna (decessi avvenuti al Salus Hospital di Reggio Emilia) e 6 in Veneto, benché il medesimo assessore fosse a conoscenza sin dalla scorsa estate dei probabili rischi connessi alla “macchina cuore-polmone”, utilizzata per regolare la temperatura del sangue in circolazione extracorporea durante gli interventi cardiochirurgici”.
Così il consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, commenta la notizia del prossimo invio da parte della Regione di una lettera ad almeno diecimila pazienti operati in cardiochirurgia con l’utilizzo della macchina cuore-polmone, in cui spiegherà quel che sta succedendo e in cui inviterà i pazienti, in caso di sintomi febbrili persistenti, di recarsi dal proprio medico di base.
“La nota alla stampa dell’assessore regionale alla Sanità nella quale si afferma che “siamo di fronte ad un evento raro, causato probabilmente da un lotto di macchinari prodotti dalla stessa azienda”, non rassicura certamente la popolazione emiliano-romagnola e tantomeno è rassicurante apprendere che la Regione sta preparando un’informativa che invierà a tutti i pazienti operati nelle cardiochirurgie che hanno richiesto l’utilizzo della macchina cuore-polmone considerando anche il periodo di incubazione del batterio. Tanto più che i decessi dei due pazienti ricoverati al “Salus Hospital” di Reggio Emilia (struttura accreditata dal servizio sanitario nazionale) avvenuti la scorsa estate vennero segnalati per tempo al Ministero della salute” rincara il consigliere leghista.
Ora non c’è più tempo da perdere, pertanto la Regione non “ritiene opportuno attivare con immediatezza controlli ed indagini di laboratorio specifiche su tutti i pazienti sottoposti a interventi di cardiochirurgia con ausilio delle apparecchiature per individuare i potenziali infettati?” scrive Marchetti nell’interrogazione alla Giunta regionale.
“È altresì necessario effettuare i medesimi controlli, tramite la medicina del lavoro, su tutti gli operatori sanitari presenti nelle sale operatorie in cui veniva utilizzato il macchinario “cuore-polmone” oggi sotto inchiesta” conclude il leghista.
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