Ma era bella, bella davvero, in via dei matti, numero zero
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di Maria Luigia Giusto
Spesso siamo abituati a vivere ogni giorno nello stesso modo, la sveglia trilla alla stessa ora, percorriamo gli stessi viali con le medesime suole, guardiamo le nuvole che sembrano sempre gli stessi galeoni fluttuanti nell’azzurro, i tetti e i comignoli si affacciano sulle strade con le stesse ombre ad ogni tramonto. Guardando però il mattone sporgente più degli altri, i germogli implumi sui soliti alberi piantati trent’anni orsono, il raggio di sole che colpisce le cifre della sveglia che ieri non c’era, scopriremo un’altra prospettiva ed altre dimensioni non notate, non note, affascinanti.
“È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare”
‘L’attimo fuggente’
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani