M5S chiede a Bonaccini chiarimenti sulle trivellazioni in Emilia Romagna
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Da: Ufficio Stampa M5S Emilia-Romagna
L’arroganza del potere PD è ormai fuori controllo. All’inaugurazione della Fiera di Copparo il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini non accetta di rispondere pubblicamente rimanendo al proprio posto ad una semplice domanda di cittadini dei movimenti contro le trivellazioni , un quesito pienamente pertinente con i contenuti del suo discorso pubblico appena terminato. Per quasi 10 minuti infatti, Bonaccini aveva illustrato e magnificato la politica regionale PD, parlando di tutela dei territori, di eccellenze locali, di coinvolgimento delle popolazioni, di stanziamenti di fondi e progetti di riqualificazione e difesa delle aree protette. La richiesta è partita dal pubblico, al termine del discorso, quindi senza interruzioni ed è stata formulata con una semplice levata di due piccoli cartelli con la scritta “Presidente, permette una domanda? ”.La risposta immediata è stata un’irritata reazione dell’interessato e del sindaco Rossi di Copparo che prontamente hanno tacciato una civilissima richiesta banale e più che lecita, di essere una “sceneggiata teatrale” per fare gazzarra. La tecnica dell’attacco quando si ha paura di dare risposte è ben consolidata e nota di questi tempi nei rapporti tra cittadini e mondo politico. La domanda è poi stata formulata , a fatica, con un faccia a faccia piuttosto teso che evidentemente è il rapporto preferito da chi ama fare sfoggio della propria posizione dominante e non vuole condividere un momento informativo col resto del pubblico. La domanda era la seguente :
Presidente , perchè la Regione Emilia Romagna non si è mai espressa palesemente contro il Decreto Sblocca Italia(a differenza di molte Regioni del centro sud) nello specifico contro gli articoli 37 e 38 che aprono autostrade alle compagnie petrolifere che faranno scempio di un territorio pieno di fragilità? E come voterete, Lei e la Sua Giunta, alla richiesta di referendum abrogativo per abolire gli articoli 37 e 38 dello Sblocca Italia e il 35 del decreto Sviluppo, in discussione martedì 29 in Regione?
La risposta non è arrivata, ma c’è stata la solita uscita brusca con codazzo, che assomiglia molto a una fuga. Anche questo un film già visto, l’unico metodo possibile quando sul finale parte l’imprevisto, la variabile indipendente a cui moltissimi esponenti politici sono ormai disabituati e allergici, cioè il cittadino informato in cerca di risposte.
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