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Lunedì 29 ottobre alle 17.30 presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Ilaria Bifarini presenta il libro “I coloni dell’austerity Africa, neoliberismo e migrazioni di massa”

Articolo pubblicato il 27 Ottobre 2018, Scritto da IBS.IT BOOKSHOP

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Da: Ibs+Libraccio

Dopo il primo libro, “Neoliberismo e manipolazione di massa. Storia di una bocconiana redenta” (2017), l’autrice prosegue il percorso di ricerca e di critica al pensiero unico economico. “I coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e migrazioni di massa” allarga l’orizzonte dell’influenza della dottrina neoliberista all’ambito internazionale ed esamina le cause del mancato sviluppo del continente africano. Il lettore sarà sorpreso nello scoprire che le misure economiche imposte dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale ai paesi del Terzo Mondo sono le stesse oggi riproposte agli Stati dell’Unione Europea. Se non verrà posto un limite all’applicazione universale di un modello economico rivelatosi fallimentare lo scenario che si prospetta a livello globale è quello di una “terzomondizzazione” dell’Occidente e di una globalizzazione della povertà senza frontiere.

Ilaria Bifarini è nata a Rieti nel 1980. Dopo una decennale esperienza professionale prevalentemente nel settore pubblico e della formazione, si è via via discostata dall’impostazione prettamente neoliberista derivante dai suoi studi.
Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro, “Neoliberismo e manipolazione di massa – Storia di una bocconiana redenta”, iniziando a impegnarsi nello smascheramento dell’inganno neoliberista. A distanza di un anno è uscito il suo “I coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e migrazioni di massa”, dove porta avanti il cammino di ricerca intrapreso e analizza le cause dell’attuale fenomeno migratorio attraverso una chiave di lettura inedita e sconosciuta al mainstream. Collabora con varie testate giornalistiche in rete e interviene a convegni e trasmissioni televisive.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani