Skip to main content

Lunedì 11 aprile un incontro su Cristina Trivulzio di Belgiojoso e Fanny Lewald, viaggiatrici e “femministe”, al Centro Documentazione Donna

Articolo pubblicato il 9 Aprile 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: Centro Documentazione Donna

Presso la Biblioteca del Centro Documentazione Donna in via Terranuova 12/b- Ferrara, lunedì 11 aprile alle ore 17:00, Rita Calabrese e Luciana Tufani parleranno di Cristina Trivulzio di Belgiojoso e Fanny Lewald, viaggiatrici e “femministe”.

Cristina Trivulzio e Fanny Lewald, due intellettuali e donne politiche che, vissute in paesi diversi ma negli stessi anni, hanno avuto in comune molte cose e soprattutto l’impegno politico e la passione per i viaggi che hanno affrontato entrambe con desiderio di capire mentalità e costumi dei paesi in cui si recavano. Fanny Lewald ha scritto molto sull’emancipazione delle donne, avendo fatto parte del movimento femminista borghese tedesco, Cristina Trivulzio, che è stata la mente politica più lungimirante del Risorgimento, non ha avuto invece parte attiva nel movimento femminista italiano e la sua sola opera dedicata in modo specifico alle donne è il saggio “Della presente condizione delle donne e del loro avvenire”, che però rimane uno scritto ancora oggi di attualità.
Rita Calabrese, già docente di letteratura tedesca all’università di Palermo, ha scritto molti saggi sulle scrittrici tedesche ed è stata spesso ospite del Centro Documentazione Donna di Ferrara. Di Fanny Lewald ha tradotto e curato di recente “Album italiano” (ed. La vita felice, 2105). Con le edizioni Tufani ha pubblicato “Della stessa madre dello stesso padre. Tredici sorelle di geni” e “Sconfinare. Percorsi femminili nella letteratura tedesca”.
Luciana Tufani, editrice, ha fatto tradurre dal francese e pubblicato tre dei romanzi ambientati in Turchia di Cristina Trivulzio: “Emina”, “Un principe curdo” e “Le tre mogli di Ismail-bey”. Ha inoltre ristampato in un inserto della rivista Leggere Donna il breve saggio “Della presente condizione delle donne e del loro avvenire”

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani