di Federica Mammina
C’è una parola di cui oggi mi pare si faccia abuso. È la parola discriminazione. Con i politici in testa, una delle accuse più gettonate quando non vi è accordo su un tema è quella di discriminazione. Così se non concordi con il pensiero dominante, o quello che si cerca di far diventare dominante, discrimini. Ma non si può pensare che ogni scelta tra una posizione a favore ed una contraria significhi necessariamente discriminare qualcuno. Altrimenti dovremmo essere sempre tutti d’accordo su tutto. L’uguaglianza ha un significato ben preciso: trattare in modo uguale situazioni uguali, ed in modo differente situazioni differenti. Perché è un dato di fatto che non siamo tutti uguali, e meno male. È considerare ciascuno come identico a tutti gli altri, è dare a tutti indistintamente le stesse cose e non ciò di cui si ha realmente bisogno, è lì che si annida la vera discriminazione.
Stiamo attenti: potremmo finire per considerare come libertà e parità di trattamento ciò che piuttosto è omologazione.
“Tutti gli uomini nascono uguali, però è l’ultima volta in cui lo sono”
Abraham Lincoln
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…
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Redazione di Periscopio
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