L’ora delle rondini
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di Maria Luigia Giusto
L’ora delle rondini è quella particolare porzione di spazio-tempo che torna ad ogni inizio estate. Prima sparse, poi in gruppi, le più socievoli in stormi, ruotano in circoli nell’aria azzurro pallido del momento speciale che ancora tramonto non è. Si cercano, rincorrono e chiamano con garriti a volte musicali, a volte gutturali e stridenti, quasi spaventate dal non ritrovarsi più. Sfiorano gli ostacoli dei palazzi, dei comignoli e dei fili del bucato, abili pattinatrici dell’aria. Bussano ad ogni pertugio dei sottotetti e delle grondaie finché l’odore unico del proprio nido, terra e piume, le farà sapere di nuovo a casa. Hanno danzato per un’ora, bisogna riposare.

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Redazione di Periscopio
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani