Settembre 2012. La Guardia di Finanza ha appena compiuto un blitz negli uffici della Regione di viale Aldo Moro. In quei giorni si tiene una drammatica riunione dei capigruppo. Marco Monari (capogruppo Pd), non immaginando di essere registrato dall’ex grillino Defranceschi, fa una serie di dichiarazioni gravi e inquietanti. La registrazione è stata consegnata agli inquirenti, ed è agli atti dell’inchiesta in corso per peculato. Ecco alcune delle affermazioni di Monari. “Tutto quello che non è raccontabile non si può più fare. Ora tutto quello che è stato fatto fino adesso è difficile da raccontare. Se vado da un consigliere e gli dico: con chi sei andato a mangiare? Quello mi risponde: ‘Fatti i cazzi tuoi!’.” “Oltre a non fare nulla e a non capire nulla, spendono un sacco di soldi, questo è il punto.” “Quello della politica è un concentrato di idioti. Il Pd è un partito grande, ci sono molti idioti, è proporzionale.” “L’incrocio dei dati, i rendiconti, sono le nostre mutande, è chiaro? Quando loro hanno i rendiconti dei gruppi, questo lo dobbiamo sapere… quando ce li ha uno che capisce di quella roba lì, ha tutto. Noi alla Corte dei Conti gli stiamo dando non le chiavi di casa, ma la casa.” Monari non trascura niente. Alla fine non poteva mancare l’attacco alla stampa. “Se fossi Berlusconi con cinque reti andrei tutte le sere in tv a dire che quelli della carta stampata sono delle teste di cazzo.” Matteo Richetti, in quell’anno presidente dell’Assemblea Regionale, dice nelle conclusioni: “La parte più critica delle spese ce l’abbiamo su questo: pranzi, cene e rimborsi chilometrici.” Non è necessario commentare. Mi parrebbe di infierire. Solo una considerazione personale. Domenica andrò a votare perché per me l’esercizio del voto è un atto sacro. Ma il grido che si sta levando, in una regione dal passato virtuoso, è forte e chiaro: voltate pagina! Prima che sia troppo tardi per la credibilità delle Istituzioni democratiche e per l’affidabilità di chi dovrebbe sentirsi onorato di rappresentarle.
Fiorenzo Baratelli è direttore dell’Istituto Gramsci di Ferrara
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Fiorenzo Baratelli
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