Lodi e Cavicchi (Lega): “Imu alla gad: la boutade di Modonesi già bocciata dal Pd. E per la sicurezza della zona servono politiche serie e decise”
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Da: Ufficio Stampa Elettorale Lega Nord
“Modonesi promette di togliere le tasse comunali per chi affitta a studenti in Gad, ma appena un anno fa il Partito democratico votò contro la nostra proposta di calmierare l’Imu che a Ferrara è tra le più alte dell’Emilia Romagna. E’ evidente che Modonesi sta bluffando nella speranza di rimediare agli errori del passato e non è certo questo il modo per risolvere la questione del degrado e della criminalità nel quartiere Gad da anni lasciato in mano a spacciatori e delinquenti. Servono politiche serie e decise che riportino la sicurezza nel quartiere, scelte concrete che metteremo, a partire dal prossimo maggio, in pratica se i cittadini ci daranno fiducia con il loro voto”.
Nicola Lodi, segretario comunale Lega Ferrara e Giovanni Cavicchi, consigliere Lega a Ferrara, interviene sulla boutade di Aldo Modonesi in relazione alla tassazione comunale per chi affitta a studenti in zona Gad.
“Per Modonesi il Comune dovrebbe offrire un livello di tassazione azzerato per i primi due anni per chi affitta appartamenti sfitti a studenti nella zona Gad, ma si tratta evidentemente di una vaga promessa elettorale in contrasto con quello che il Pd di Ferrara, di cui lui è esponente, fino a ieri ha sostenuto”. Lodi e Cavicchi ricordano che “meno di un anno fa, proprio mentre Modonesi era assessore, il Pd di Ferrara in consiglio comunale, bocciò la nostra richiesta di buon senso di calmierare la tassazione sulla casa, per tutti i ferraresi”. Con una mozione presentata dai consiglieri “lo scorso marzo la Lega chiese di rivedere, riducendola di qualche punto percentuale, l’Imu, differenziarando la tassazione delle locazioni a canone concordato rispetto a quelle a canone libero”. I consiglieri del Pd “votarono compatti contro la nostra proposta”, concludono Lodi e Cavicchi, “e, anche alla luce di questo, è avidente che quella di Modonesi appare come una strombazzata da campagna elettorale”, mentre di certo “non è questo il modo per risolvere il problema sicurezza in zona Gad”. Non bastano “affitti agevolati e una biblioteca per sanare una situazione lasciata da anni a sé stessa. E’ necessario, invece, agire con decisione e fermezza, utilizzando tutti gli strumenti che il decreto sicurezza ha finalmente messo a disposizione dei sindaci”.
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