Da Salvina Bassi
Caro Direttore,
lo “scandalo” per il bagnino “fascista” di Chioggia (che fa seguito al piccolo scandalo di un bar ferrarese che mesi fa fu additato al pubblico ludibrio perché utilizzava le bustine di zucchero con la faccia del duce) e il successivo intervento dell’ANPI – sostenuto da Laura Boldrini – hanno dell’incredibile.
Vorrei ricordare a tutti che la XII disposizione transitoria della Costituzione – che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista – è, per l’appunto, TRANSITORIA.
Così vollero, nella loro saggezza, i padri costituenti, che previdero per i capi fascisti l’impossibilità di presentarsi alle elezioni per un periodo massimo di cinque anni, come prevede la disposizione citata!
Se Balbo non fosse morto a Tobruk avrebbe potuto presentarsi alle elezioni politiche del 1953!
Agli amici dell’ANPI ricordo che il PCI votò contro la legge Scelba e a tutti rammento la grande lezione di Marco Pannella contro i reati d’opinione.
La presidente della Camera, con tutti i problemi che abbiamo, si straccia le vesti per il bagnino di Chioggia?
Oltretutto, con la legge Scelba e la legge Mancino ci sono già tutti gli strumenti per intervenire (ammesso che ne valga la pena e precisando che io, come Pannella, sono contrario ai reati d’opinione).
A che servirebbe un’altra legge? Ad intasare i tribunali con le denunce dell’ANPI contro chi vende le bottiglie di vino o i calendari con il volto di Mussolini?
Capisco che Smuraglia e soci debbano far capire che esistono, ma penso che potrebbero impiegare meglio il loro tempo, mentre in una sede semivuota aprono una bottiglia di “rosso” che reca, sull’etichetta, la faccia di “Baffone” (noto benemerito dell’umanità)…
Salvina Bassi
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