L’Istituto Gramsci di Ferrara esprime la propria preoccupazione per gli atti di vandalismo che sono stati inferti alla Biblioteca Ariostea
da: Istituto Gramsci Ferrara
L’Istituto Gramsci di Ferrara esprime la propria preoccupazione per gli atti di vandalismo che ormai per due volte sono stati inferti alla Biblioteca Ariostea: il noto incendio del portone di ingresso avvenuto qualche tempo fa e la rottura della porta a vetri dell’entrata con imbrattatura dei muri dell’atrio , fatto avvenuto il pomeriggio del 20 maggio.
Assistiamo da qualche tempo, nella nostra città, ad atti criminosi a danno di beni pubblici e privati e infine della Biblioteca Ariostea.
Questa Istituzione è frequentata ogni giorno da numerosi cittadini di tutte le età, da molte associazioni che organizzano iniziative culturali ed eventi e costituisce un riferimento importante per la città e per i suoi abitanti. Generazioni di studenti frequentano ed hanno frequentato le sue sale lettura per studiare e per consultare il meraviglioso patrimonio librario, i manoscritti o per visitare il palazzo storico.
Contro l’ evidente dilagare di episodi criminosi occorre una presa di posizione chiara e decisa. Ciascuno deve fare la propria parte, avendo tutti di mira la coesione sociale, la condivisione dei principi di legalità e il miglioramento delle condizioni di convivenza civile.
Facciamo un appello alle Istituzioni preposte alla sicurezza pubblica perché attivino il massimo sforzo per arginare questa situazione, pur essendo consapevoli che le risorse a disposizione sono molto scarse.
Facciamo inoltre un appello ai politici perchè scrivano leggi adeguate alla tutela della sicurezza pubblica e perché mettano a disposizione delle Forze dell’Ordine le risorse per operare al meglio.

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)