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L’Istituti Rita levi Montalcini approda alla fase finale del premio Scuola Digitale.

Articolo pubblicato il 5 Febbraio 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: IIS Montalcini.

Grande fermento presso l’Istituto Montalcini per la fase finale del premio Scuola digitale che si terrà presso il teatro Boldini di Ferrara il 14 febbraio alle ore 9:30.

Tale ‘gara’ coinvolgerà le scuole superiori di Ferrara e provincia.

Il Premio Scuola Digitale prevede una fase provinciale/territoriale, una successiva fase regionale e, infine, una fase nazionale ed é una iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che intende promuovere l’eccellenza e il protagonismo delle scuole italiane nell’apprendimento e nell’insegnamento, incentivando l’utilizzo delle tecnologie digitali nel curricolo, secondo quanto previsto dal Piano nazionale per la scuola digitale, e favorendo l’interscambio delle esperienze nel settore della didattica innovativa.

Il progetto con cui parteciperà il Montalcini si chiama RoboHand, un prototipo costituito da due esoscheletri che vengono utilizzati in momenti diversi.

Inizialmente è il fisioterapista, indossando il guanto trasmettitore, ad insegnare al paziente il giusto movimento.

Nella seconda fase è il paziente che indossando il secondo esoscheletro, controllato da cinque joystick, esercita il movimento dell’arto offeso.

Il Premio ‘Scuola digitale’ verrà attribuito da una Giuria di esperti, che valuterà i progetti presentati dalle scuole sulla base dei seguenti criteri di valutazione:
– valore e qualità del contenuto digitale/tecnologico presentato, in termini di vision, strategia, utilizzo di tecnologie digitali innovative
– significatività dell’impatto prodotto sulle competenze degli studenti e integrazione nel curricolo della scuola
– qualità e completezza della presentazione.

Un grosso in bocca al lupo al prof. LUIGI Doria e agli alunni del Montalcini Federico Pocaterra e Samuele Gamberoni che venerdì 14 febbraio presenteranno il loro robohanddi fronte ad una giuria di esperti, che valuterà il loro lavoro con molta attenzione e precisione.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani