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L’Ipsia di Ferrara debutta e vince a Bellacoopia

Articolo pubblicato il 17 Maggio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Organizzatori

Smart, sostenibili e innovative: sono queste le caratteristiche delle 9 start up cooperative che hanno partecipato all’edizione 2016-2017 di Bellacoopia, il concorso per le scuole di Legacoop Estense che da 11 anni premia la creatività degli studenti che immaginano e realizzano idee imprenditoriali e, per il primo anno, ha coinvolto anche un Istituto di Ferrara. Nel corso della finale a La Tenda di Modena, sono stati assegnati tre premi di categoria – da 1.000 euro ciascuno – con il vincitore scelto fra diverse nomination: start-up più innovativa, start-up più sostenibile, start-up che ha adottato le migliori soluzioni in termini di pari opportunità.
Il Premio BC Factor per la migliore rappresentazione dell’idea cooperativa – valutata su qualità e chiarezza espositiva, creatività, costumi di scena e strumenti digitali utilizzati – è andato alle classi 3^ Moda e 4^D Ipsia Ercole I D’Este, che hanno presentato il progetto SaFerrara: una giacca smanicata con inserti catarifrangenti, che unisce glamour e sicurezza stradale, pensata per la sicurezza di tutti i ciclisti della città che ogni giorno usano la bicicletta e non vogliono rinunciare a un capo pratico ed elegante.
«Il progetto Bellacoopia dal 2006 ha coinvolto oltre 2300 ragazze e ragazzi di 110 classi e 15 istituti nel territorio di Modena – ha affermato Andrea Benini, presidente di Legacoop Estense – quest’anno abbiamo scelto di estendere il progetto anche su Ferrara, per proseguire nel nostro impegno di promuovere lo spirito imprenditoriale dei giovani e presentare la cooperazione come un’opportunità di dare concretezza a idee innovative. Complimenti ai ragazzi ferraresi che, al loro debutto, hanno conquistato la giuria con una presentazione creativa e accattivante».

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani