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L’invidiabile skyline estense

Articolo pubblicato il 27 Marzo 2017, Scritto da Carlo Tassi

Tempo di lettura: 2 minuti


Prosegue l’indagine promossa dalla nota rivista “National Geographic De Noantri” sulle eccellenze architettoniche che impreziosiscono le più celebri città europee e americane. Questa volta si parla di grattacieli.
Tra essi ne esistono due che, nell’immaginario collettivo, rappresentano più di ogni altro edificio un vero e proprio simbolo per la città d’appartenenza. Si tratta nientepopodimeno che dell’Empire State Building di New York e del Grattacielo di Ferrara!

L’Empire State Building di New York:

Costruito intorno al 1930 in perfetto stile art déco nel quartiere di Midtown (nella zona centrale di Manhattan), è stato per diversi anni l’edificio più alto del mondo. Meta turistica di milioni di visitatori, rappresenta, assieme alla Statua della Libertà, uno dei simboli più amati dai newyorkesi.

Il Grattacielo di Ferrara:

Costruito intorno al 1960 in perfetto stile arnia grigio cemento nel quartiere della Stazione (nella zona occidentale di Ferrara), è stato ed è tuttora l’edificio più alto della città. Meta di pellegrinaggio per centinaia di cittadini nigeriani, rappresenta, assieme all’Acquedotto, uno dei simboli più amati dalla comunità multirazziale del GAD.

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani