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Maurizio Mariano, nato a Lecce, inizia da giovanissimo gli studi classici presso il Conservatorio della sua città, contemporaneamente si dedica allo studio della musica moderna suonando con diversi gruppi. Trasferitosi a Napoli, conosce Aurelio Fierro, che accompagnerà in numerosi concerti nazionali e internazionali.

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Maurizio Mariano e Franco Simone

Nel 1972 incontra il cantautore Franco Simone, con cui inizia un rapporto di collaborazione che dura ancora oggi. Nel 1990, insieme, realizzano “VocEpiano (dizionario dei sentimenti)” cui segue un fortunato tour in Canada e Sud America; la stessa innovativa formula (solo voce e pianoforte) sarà ripetuta nel 2003, con l’album “Dizionario (rosso) dei sentimenti”.
Nel 2004 partecipa a “Emilia-Romagna En Vivo”, un tour live in Sudamerica, sponsorizzato dalla Regione, dove con l’orchestra di Paolo Belli, accompagna, tra gli altri, Silvia Mezzanotte, Riccardo Fogli, Beppe Carletti e Umberto Tozzi. Nello stesso anno compone la colonna sonora del film “Dimenticare mio padre” e nel 2005 realizza il cd “Nel cuore del pianoforte” realizzato con un’intera orchestra e comprendente brani di stile romantico, bossa, jazz e fusion.
Nel 2010 partecipa, in qualità di pianista e supervisore artistico, alla realizzazione del nuovo lavoro discografico di Franco Simone: “Nato tra due mari”.
Da oltre vent’anni Maurizio Mariano è docente nelle Scuole di Musica Roland ed ha creato, nel Salento, “spazi musicali” dove poter apprendere e perfezionare l’arte del “fare musica”.

Tanti anni di carriera, una vita dedicata alla musica, come hai iniziato?
Ho mosso i primi passi nella musica sin da bambino! A 10 anni ho iniziato il conservatorio e contemporaneamente suonavo con un gruppo di cui ero la mascotte. Ricordo che suonavo solo alcuni brani perché non conoscevo tutti gli accordi … e da allora non ho più smesso.

Lavorare con Aurelio Fierro è stata un’esperienza importante per la tua crescita artistica e professionale?
L’esperienza con Aurelio Fierro, durata 2 anni, è stata sicuramente fondamentale per la mia crescita artistica. Suonare i grandi classici napoletani è di per sé una scuola, averlo fatto a soli 22 anni – al fianco di un artista di tale spessore – mi ha consentito di mettere in pratica la conoscenza classica arricchendola, però, di intensità emotiva. Contemporaneamente collaboravo con il Maestro Beppe Vessicchio per la King, storica casa discografica di Aurelio Fierro.

Lavori da molti anni con Franco Simone e spesso lo accompagni da solo con il pianoforte, quali doti professionali e di intesa bisogna possedere per riuscire in questo?
Il VocEpiano è “un’arte a parte”. Posso dire, con una nota di orgoglio, che siamo stati i primi a realizzare questo progetto, nato come strenna natalizia per gli amici più cari di Franco. L’unica grande dote professionale che sicuramente agevola l’interazione tra cantante e pianista è una profonda conoscenza dell’armonia. Se poi a questo si aggiungono più di 40 anni di collaborazione, l’intensa è perfettamente naturale.

Come sono stati registrati i due album VocEpiano del 1990 e del 2003?
Ciascun album è stato registrato in un solo pomeriggio in presa diretta. Non posso parlare di difficoltà e di soluzioni adottate perché, per noi, è stato come eseguire un concerto dal vivo. E ora, quando ci esibiamo nel “VocEpiano” è come se registrassimo!

“Nel cuore del pianoforte” è il titolo di un tuo album, come nasce questo progetto?
Non è un progetto. Ho solo dato voce ai miei “appunti musicali”… A conferma di ciò la mancanza di criterio commerciale. Nell’album sono presenti brani di varia natura, dall’orchestrale all’elettronico, dalla ballade di un minuto alla bossa di quattro.

Nel film “Dimenticare mio padre” di Antonio Miglietta, hai sottolineato i momenti più intensi del film, con melodie che ne addolcivano le asprezze …

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Maurizio Mariano

Ho composto i vari frammenti musicali del film conoscendo solo la storia che si voleva narrare. Ciò che più emerge, forse, è la drammaticità di note che, “violentandomi” per diverse notti, hanno dato vita al leitmotiv che accompagna le immagini del film.

“Il tema di Giulia”, tratto dalla colonna sonora di “Dimenticare mio padre” è eseguita da molti pianisti classici in alcuni paesi europei. Una grande soddisfazione?
Naturalmente sì. Ho messo a disposizione online musica e spartito, non credendo che potessero arrivare così lontano. La tecnologia, se ben usata, unisce.

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Franco Simone e Maurizio Mariano in VocEpiano a Viña del Mar in Cile

Sono anni che accompagni Franco Simone in giro per il mondo. Nel febbraio 2014 avete portato in Cile e in Uruguay lo spettacolo “VocEpiano”. Una responsabilità diversa, rispetto a quando suonavi con il gruppo?
I concerti in Sud America hanno sempre previsto la formazione al completo, supportata da grandi strutture tecniche. Ci presentavamo “in abito da sera”. Proporsi in duo è stato come esibirsi “in lingerie”, voce e piano messi a nudo. Più che una responsabilità sento, tuttora, un coinvolgimento maggiore che, grazie alla vocalità di Franco, raggiunge la massima espressione.

Un ricordo di Enzo De Carlo, che per tanti anni ha suonato insieme con te nel gruppo di Franco?
Di ricordi ne ho infinti… Con Enzo ho condiviso le grandi platee e le gite in famiglia. Oltre che il validissimo collega, ricordo le risate di un fratello.

Progetti futuri?
Da oltre 25 anni insegno pianoforte nelle scuole che dirigo nel Salento. Il progetto è sempre lo stesso: dare la possibilità a grandi e piccoli di avvicinarsi alla musica. Con Franco, invece, stiamo allestendo il suo ultimo lavoro “Stabat Mater”, opera rock sinfonica che vede protagonisti, oltre allo stesso Franco, Michele Cortese e Gianluca Paganelli.
Sullo sfondo di questo panorama musicale non poteva mancare un viaggio in Cile la prossima primavera e, perché no, nei ritagli di vita tanti altri “appunti musicali” cui dare voce.

Spartiti e contributi musicali di Maurizio Mariano, sono liberamente prelevabili nel suo sito [vedi]

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William Molducci

È nato a Forlì, da oltre 25 anni si occupa di giornalismo, musica e cinema. Il suo film “Change” ha vinto il Gabbiano d’argento al Film Festival di Bellaria nel 1986. Le sue opere sono state selezionate in oltre 50 festival in tutto il mondo, tra cui il Torino Film Festival e PS 122 Festival New York. Ha fatto parte delle giurie dei premi internazionali di computer graphic: Pixel Art Expò di Roma e Immaginando di Grosseto e delle selezioni dei cortometraggi per il Sedicicorto International Film Festival di Forlì. Scrive sul Blog “Contatto Diretto” e sulla rivista americana “L’italo-Americano”.


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