L’INTERVISTA
Il segreto della satira svelato a cena con gli autori
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A cena, dopo lo spettacolo Il Terzo Segreto di Satira – Live che ha aperto la stagione del Teatro di Occhiobello, attori e autori, iniziano a ricevere le notizie da Parigi.
“Vediamo chi è il il primo che chiede se ci sono italiani coinvolti”, dice Pietro Belfiore. E non si sta facendo beffa delle vittime, ma dell’italiano medio. Questo è il “segreto di satira”, ridere di tutto, ma colpendo giusto, in quella zona grigia fatta di luoghi comuni, commozione di facciata, falsa empatia, superficialità, demagogia e banalità, infinito bacino sia della politica che della comicità.
Loro sono quelli delle Primarie del 2012, del Favoloso Mondo di Pisapie, del Dalemiano: instant video di una manciata di minuti sull’attualità politica che hanno esilarato centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo e che sono valsi loro passaggi a Report, Piazza Pulita, Sky e Rai Due.
Tra un cappellaccio e l’altro, la domanda è proprio questa: come occuparsi di attualità politica senza farsene schiacciare?
“In questo aiuta essere cinque teste – spiega sempre Pietro, riferendosi agli altri autori del gruppo, Davide Rossi, Davide Bonacina, Andrea Fadenti e Andrea Mazzarella – ci conosciamo da sette anni, facciamo questo lavoro da cinque, siamo pure vicini di casa a Milano, quartiere Paolo Sarpi, e ogni giorno ci ritroviamo in ufficio, apriamo i giornali e quello che ci viene naturale è riderci sopra, poi se una cosa piace a noi per primi, la riproponiamo al pubblico”.
Uniti dall’amicizia e dall’amore per la comicità, hanno saputo circondarsi di attori che prima in video, ed ora anche in scena, incarnano il loro spirito. Uno fra tutti Marco Ripoldi, una lunga esperienza al fianco di Paolo Rossi e icona del TSS…
“Se è stato difficile passare dai video di Youtube al teatro? No!”, Marco è buffo anche quando dice cose serie. “E non è finita qui – dice, anche se la loro tournée è appena iniziata – noi vogliamo fare cinema! Non ridere, guarda che io ho già fatto un film che era a Venezia”, e dice davvero, anche se sembra che scherzi sempre. Il film è “Pecore in Erba” e il 17 novembre verrà presentato alla Sala Boldini di Ferrara, alla presenza del regista Alberto Caviglia. Ed è vero anche che il prossimo anno il TSS arriverà sul grande schermo, e lì per forza non sarà la stretta attualità, ma la satira di costume al centro del loro vortice dissacrante. “Per noi va bene lo stesso – ammette Pietro – perché il problema dell’Italia non è la politica, ma chi la vota”.
Nonostante i successi ottenuti fino a qui, loro non si scompongono, tipico di chi è arrivato alla notorietà dopo una bella gavetta. I TSS hanno studiato alle Scuole Civiche di Cinema, Televisione e Nuovi Media di Milano, dove si sono conosciuti e dove hanno imparato tutta la filiera dell’audiovisivo, dall’ideazione alla realizzazione. Nei loro lavori, fanno tutto loro, e fin qui, questo li ha mantenuti umili.
“Noi ancora non riusciamo a vivere con la produzione comica, per cui facciamo anche tanti lavori commerciali. Mica solo filmini dei matrimoni – confessa Pietro – ora ci chiamano anche per i Campionati Mondiali di Carglass”.
A fine cena, si mettono pure a sparecchiare, come se avessero appena finito una delle loro riunioni, che devono essere davvero un’esperienza unica.
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Stefania Andreotti
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