Skip to main content

Sono passati solo pochi giorni dall’anniversario delle stragi terroristiche che, lo scorso novembre, hanno insanguinato le notti parigine. L’eco di quella notte di terrore, a cui sono seguite poi le stragi di Bruxelles e Nizza, non si spegne. Al contrario, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, lo spettro del terrorismo islamico sembra materializzarsi con maggior forza in tutti i Paesi europei.

Della Parigi di ieri e di oggi, e di quella che potrebbe essere in futuro dopo le imminenti elezioni presidenziali, ne abbiamo parlato con il Console Generale d’Italia a Parigi Andrea Cavallari.

Vorrei gettare con lei uno sguardo al passato, al presente ed al futuro della Francia e degli italiani in Francia. La prima domanda riguarda i tragici avvenimenti dello scorso anno:  un suo ricordo della sera del 13 novembre, a livello umano e come Console? Che procedura attiva il consolato in casi del genere?
Alle prime notizie degli attentati, insieme ai miei collaboratori, abbiamo immediatamente attivato un presidio di crisi in Consolato in raccordo con l’Ambasciata e l’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri. A partire da quel momento abbiamo lavorato senza sosta notte e giorno per venire in aiuto ai nostri connazionali in qualsiasi modo implicati negli attentati e fornire loro la massima assistenza. Abbiamo inoltre cercato di rassicurare tutti coloro che si rivolgevano al Consolato in cerca di informazioni sulla situazione a Parigi.

Che atmosfera si vive ora a Parigi con l’approssimarsi delle feste natalizie? Verranno adottate delle misure particolari in vista dei festeggiamenti del Natale e del Capodanno o la volontà è quella di non far vedere ai cittadini una città “militarizzata”?
Parigi non ha mai smesso di vivere come ha sempre fatto e la città si sta preparando a questo Natale come una grande festa. Certo a seguito degli attentati, le misure di sicurezza sono state moltiplicate e dal novembre 2015 è stato instaurato lo stato di emergenza proprio per assicurare una maggiore sicurezza di tutti, residenti e turisti. Parigi ha saputo adattarsi alla nuova situazione e i suoi abitanti continuano a riempire cinema e teatri e ad affollare ristoranti e caffè.

Si avvicinano le elezioni presidenziali: gli attentati terroristici hanno dato un contributo notevole al nazionalismo? In che clima si svolgerà la campagna elettorale? Quali sono i sentimenti e le speranze degli italiani in Francia?
È innegabile che il nazionalismo in Francia si sia rafforzato negli ultimi anni, ma tale tendenza non è attribuibile solo agli attentati terroristici. Come in altri Paesi europei, altri fattori vi hanno contribuito, come ad esempio la crisi economica e la questione dell’immigrazione. Questa situazione non ha però diminuito l’attrazione che la Francia continua ad avere sugli italiani, sempre di più numerosi a stabilirvisi. È quindi probabile che, insieme ai cittadini francesi, anche gli italiani seguiranno con grande interesse e curiosità la prossima campagna elettorale, anche per gli effetti che l’elezione presidenziale francese potrà produrre a livello europeo.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Simona Gautieri



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it

SOSTIENI PERISCOPIO!

Prima di lasciarci...

Aiuta la nostra testata indipendente donando oggi stesso!