Il Centro si tinge di GialloFerrara:
intervista al direttore artistico Alberto Amorelli
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Il Centro si tinge di GialloFerrara. Un week end di suspense per le vie cittadine dall’11 al 13 novembre. Attesi autori internazionali. Intervista al direttore artistico Alberto Amorelli
di Eleonora Rossi
#FollowTheYellow. Segui il Giallo. Come un richiamo ipnotico, l’hashtag di GialloFerrara rimbomba nella mente e attrae magneticamente verso la nuova edizione della rassegna culturale estense dedicata al mistero e al noir. Appuntamento dall’11 al 13 novembre per le strade del centro cittadino: grandi firme del giallo italiano e internazionale si incroceranno nella nebbia ferrarese. A Ferrara arriverà anche Jean Christophe Grangé, autore del famoso romanzo thriller “I fiumi di porpora” e sceneggiatore dell’omonimo film interpretato da Jean Reno, Vincent Cassel e Nadia Farès, il cui ultimo lavoro è uscito ad ottobre. Fate attenzione… già sabato 5 novembre alla Biblioteca Ariostea potreste imbattervi nella Polizia Scientifica, che inaugura la stagione del Giallo a Ferrara con un’anteprima ricca di suspense: sala Agnelli alle ore 10 diventa teatro di un crimine, e nasconde tracce e indizi tutti da scoprire.
Da non perdere la simulazione di un’indagine scientifica: alcuni agenti della Polizia di Stato illustreranno i segreti del mestiere. Una mattinata dedicata all’investigazione che farà crescere l’attesa per il week end successivo, quando partirà ufficialmente il Festival GialloFerrara. Si raccomanda poi circospezione per le vie del centro, potreste incappare in qualche losco individuo o nelle sue impronte sospette. Potrebbe capitarvi, ad esempio, di essere testimoni delle “cadute fatali” di Fotomorto (vi suggeriamo di curiosare sull’omonima pagina Facebook), un personaggio dall’identità sconosciuta, che “muore ovunque”.
Non solo letteratura per l’anno numero tre della kermesse GialloFerrara: si comincia con una “cena con autore” alla Trattoria “Le Nuvole” (anteprima del 10 novembre), poi è attesa una tavola rotonda sul tema “Donne e noir”(11 novembre), un workshop dedicato alla scrittura noir (12 novembre) e non mancheranno misteri da risolvere per piccoli detective sotto l’albero delle storie della biblioteca Ariostea. E sono solo alcuni indizi di una rassegna speciale tutta da scoprire su www.gialloferrara.it. A ordire le trame della rassegna GialloFerrara è l’associazione culturale Gruppo del Tasso. Ma, quando è cominciato tutto? Ne parliamo con il direttore artistico della rassegna, Alberto Amorelli: scrittore, poeta, docente di scrittura creativa e vicepresidente del Gruppo del Tasso. Occhi azzurro profondo e sorriso sempre accogliente, Alberto è un divoratore insaziabile di libri – per certo alza la media nazionale -: la sua casa è invasa da pile di volumi, che lo seguono ovunque. È tra gli ideatore e animatori della “Compagnia del Libro”: alla biblioteca Ariostea ha portato in questi anni decine di “consigli per la lettura”, conquistando un affezionato gruppo di seguaci. Perché la sua passione è contagiosa.
Come è nata l’avventura di GialloFerrara?
“Eravamo quattro amici al bar – sorride Alberto -. Più precisamente quattro amici al Main Street, il quartier generale del Gruppo del Tasso; con me c’erano Matteo Bianchi, Matteo Pazzi e Riccardo Corazza. Era una sera d’inverno del 2013 e si chiacchierava dei nostri incontri con la Compagnia del libro all’Ariostea. Avevamo notato che i pomeriggi dedicati ai gialli avevano richiamato un folto pubblico; io stesso, leggendo libri noir, mi ero riavvicinato ad un genere che avevo trascurato negli ultimi anni e che mi stava appassionando moltissimo. Masticando sempre più la materia, scoprivo autori del panorama italiano che non conoscevo e che stavano lavorando con successo. Da lì l’ispirazione, insieme agli altri amici, di una rassegna dedicata al Giallo.
Chi rende possibile la rassegna? C’è ancora qualche privato che sostiene la cultura a Ferrara?
Dobbiamo questa terza edizione di GialloFerrara al contributo del nostro main sponsor Assicoop Modena & Ferrara, oltre naturalmente al Comune di Ferrara che da sempre ci sostiene e che ringraziamo ancora per aver creduto in noi.
GialloFerrara: che cos’è e cosa rappresenta per la nostra città?
GialloFerrara è un modo di portare un po’ di “mondo” a Ferrara e al tempo stesso significa portare Ferrara oltre le Mura e la “nebbia”, con uno sguardo aperto, curioso. Per noi significa ritagliarci un posto nostro nella vita culturale cittadina, con palinsesti di alta qualità, ma al tempo stesso non si tratta di un festival accademico, preferiamo gli incontri informali, la semplicità. GialloFerrara è un’occasione per conoscere personalmente scrittori di fama nazionale e quest’anno, per la prima volta, avremo un autore dalla Germania. E, naturalmente, per la nostra città è il festival della letteratura gialla, che vanta moltissimi appassionati.
Essere appassionati di libri gialli è un requisito imprescindibile per partecipare?
No, è un festival aperto a tutti, perché in realtà nei libri gialli spesso si può trovare molto di più di un enigma o un caso da risolvere: ‘giallo’ è un filtro per veicolare altre riflessioni, legate al sociale, alla cronaca, al quotidiano. Un tempo c’erano scrittori ‘sociali’ come Pasolini, oggi se ne occupano i giallisti e i noiristi. Un autore come Massimo Carlotto, che abbiamo ospitato a GialloFerrara Off a febbraio, riesce a rappresentare nelle sue pagine casi italiani, questioni sociali, temi importanti come i problemi del nord est: l’autore si documenta accuratamente, con un approccio molto vicino al giornalismo investigativo, e dai libri affiora uno spaccato realistico del nostro paese.
Hai citato Carlotto. Chi sono i protagonisti di GialloFerrara 2016?
Marcello Simoni ci è sempre stato e ci ha sostenuto, dando notevole visibilità al festival: possiamo dire che è il nostro testimonial. Alla libreria IBS+Libraccio la sera dell’11 saranno ospiti Andrea Molesini e Gianni Simoni, con moderatore Piergiorgio Pulixi, in partnership con E/O Sabotage,. Il sabato 12 alla Feltrinelli verrà presentata l’Antologia “Meglio Non Morire d’Estate” a cura di Cristina Marra, ospiti Giada Trebeschi, Romano DeMarco, Gianluca Morozzi. Poi avremo una tavola rotonda con Luca Poldelmengo, Mirko Zilahy, Fabrizio Roncone. Poi avremo tra noi, come dicevo, un autore tedesco. Ma ancora non sveliamo il nome…
Il programma non possiamo svelarlo completamente, ma puoi anticiparci qualche altra novità di questa edizione?
La cena con autore in anteprima, il 10 novembre, sarà, ispirata a “I Medici”, l’ultimo romanzo di Matteo Strukul, presente alla cena come ospite, introdotto da Marcello Simoni. L’11 novembre alla Biblioteca Ariostea, avremo tre autrici: Sara Bilotti, Grazia Verasani e Patrizia Rinaldi. Spesso una scrittrice di noir non viene considerata quanto uno scrittore di gialli uomo, ma, complice la giornalista Camilla Ghedini, moderatrice dell’incontro, scopriremo le potenzialità di una penna femminile. La scrittrice Sara Magnoli guiderà un intrigante laboratorio con i bambini e i ragazzi in biblioteca. Nell’ultima giornata ci sarà poi un inedito appuntamento “Comics e Noir “: con Pasquale Ruju, Claudio Chiaverotti e la disegnatrice Elisabetta Barletta. Al bar di via San Romano 91, ancora, sarà allestita una mostra singolare: “Racconti appesi”, letteratura e fotografia insieme. Immagini misteriose scattate a Ferrara a partire da racconti inediti di vari autori ferraresi.
Per tutti questi motivi consiglieresti GialloFerrara a un amico?
Si, per tutti questi motivi. Inoltre voglio sottolineare ancora che si tratta di una splendida occasione d’incontro per gli appassionati del Giallo: abbiamo invitato a Ferrara grandi autori con la collaborazione delle loro case editrici. Nel panorama italiano, il meglio che potevamo portare.
Chi c’è dietro alle quinte? Chi organizza la rassegna?
Del comitato artistico e organizzativo fanno parte, insieme a me, Matteo Bianchi, Irene Lodi e Matteo Pazzi. A noi si uniscono una ventina di appassionati e amici, uno staff giovane, la maggior parte under 30: grazie alle idee e alla disponibilità di tutti stiamo condividendo idee, fatiche (!) e entusiasmo.
Che cosa rappresentano queste giornate per Alberto Amorelli?
Sono giornate intense, di impegno e a volte di difficoltà. Siamo una squadra, o si va o si affonda insieme; ci siamo dovuti attribuire delle cariche perché era necessario, ma noi crediamo nel lavoro di gruppo, nel portare la nave in porto insieme. Ci stiamo sbattendo a mille per organizzare il festival in mezzo a tanti impegni professionali e personali e ci piacerebbe trasformare il nostro impegno in un “vero lavoro”. Sappiamo che questa terza edizione è una sorta di “giro di boa”, un salto di qualità per la nostra squadra e per valorizzare Ferrara. È una sfida. Una bellissima sfida.
Una sfida nello stile del “Gruppo del Tasso”: grande passione per la letteratura, ma senza dimenticare la voglia di divertirsi, portando i libri per le strade o magari fuori a cena. “Stay tuned”, ammicca Alberto Amorelli. Non mancheranno le sorprese. Non si sa mai chi potrebbe aggirarsi, a novembre inoltrato, nella nebbia ferrarese. #Seguite il Giallo.
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Redazione di Periscopio
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