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Un giro d’Italia per venti regioni e per tipi umani. Il medico scrittore Marco Bottoni ha pubblicato, in questi giorni, “Venti buone regioni… per sorridere ancora”, edito da Festina Lente Edizioni, una raccolta di racconti umoristici ispirati alle regionalità che compongono il Paese. Storie di personaggi e di luoghi, carrellate di pensieri in un crescendo di sorrisi che portano a spasso il lettore da nord a sud.

Bottoni, come nasce l’idea di parlare dell’Italia in modo, per così dire, etnografico più che geografico?

Sono un grafomane, mi diverto da anni a scrivere di varie cose, da opere teatrali a componimenti di natura più intimistica. Mi sono reso conto che la geografia è materia, oggi, studiata poco e allora ho pensato di proporre le nostre regioni attraverso la realtà umana più che quella dei fiumi o dei monti.

Si dice che il paesaggio e le bellezze attorno influiscano inevitabilmente sul carattere e sulla mentalità degli uomini. Nel suo libro troviamo, in effetti, una certa ‘tipizzazione’ su base regionale…
Ho provato a inventare venti storie autonome caratterizzando, per citarne alcuni, il veneto bevitore, il lombardo secessionista, il ligure un po’ tirchio, il napoletano ottimista e tutti gli altri pennellati come io li vedevo. La loro mentalità permea, davvero, il racconto e lo fa sviluppare.

Abbiamo parlato di diversità, o meglio, di specificità, ma c’è qualcosa che accomuna tutti i personaggi dei racconti?
C’è un elemento che attraversa il libro e che credo sia una caratteristica comune a tutti gli italiani: il sorriso. Il punto di vista ironico è la chiave di lettura principale con cui ho concepito “Venti buone regioni… per sorridere ancora”.

Dall’ironia all’inaspettato, l’opera è anche piena di sorprese…
Non è forse così la vita? Chi più della vita ha il gusto di sorprendere? L’inaspettato c’è sempre, qualcosa che si rovescia non manca mai e il bello, credo, sia proprio questo.

Marco Bottoni, “Venti buone regioni… per sorridere ancora”, collana Piccola biblioteca del sorriso, Festina Lente Edizioni

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it