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da: Enzo Barboni

Una breve ed iniziale esperienza, una serie di contatti, sapere di essere più di uno stakeolder, un associazionismo diffuso e radicato, l’andare oltre il pregevole volontariato, essere accompagnati ed assistiti da soggetti professionali, rappresenta quel mescolamento necessario ed opportuno per stare nel gioco degli attori che intendono promuovere, valorizzare ed animare i territori di un bel Paese come l’Italia.
Un localismo moltiplicato, un borgo, un angolo ed una viuzza antica, un ondulato ciottolato, tante storie vissute, tanti dialetti e molti aneddoti, pezzi di ambiente e di geografia a milieux, una chiesa, un museo, una villa, un palazzo offrono al visitatore il volto autentico di una comunità, in una rete di presenze vive che ci hanno fatto l’unico e vero patrimonio dell’umanità.
Seimila Pro Loco, disseminate tra le pedemontane, le alpi e gli appennini, lungo le coste ed i fiumi dello stivale italiano sono una risorsa che da un po’ di tempo anche il turismo e la cultura stanno scoprendo, perché sono le sentinelle che danno certezze e sicurezze ad una geografia a volte critica nei sui naturali comportamenti.
Per continuare su questa visione e camminare lungo questi percorsi, anche una nuova legislazione nazionale e regionale sta scrivendo interessanti articolati normativi, anche alcuni bandi dei fondi strutturali europei 2014-2020 offrono più di una attenzione a questo attore Unpli-proloco. Anche le istituzioni locali danno percorribilità gestionale alle reti locali di questo originale associazionismo, sempre più organizzato, sempre più qualificato e alla ricerca di collaborazioni strutturate, oggi conta mettersi ad un tavolo e costruire progetti comuni per un rilancio programmato dei territori.
Chi pensa che questa riflessione sia solo uno spaccato sociale, il narrare pezzi di storia e di ambiente locale, una sorta di scialle dei ricordi e qualche bella sagra, dovrebbe comprendere che anche questo è un metodo ed uno schema innovativo per costruire la crescita e lo sviluppo del nostro Paese, e che le sue bellezze, uniche e irripetibili, sono da consegnare, sempre, al mondo e alle generazioni.
Turismo, cultura, territorio sono una triangolazione che muove non pochi punti di prodotto interno lordo, creano, insieme, e distribuiscono ricchezza, benessere e saperi diffusi e lo fanno con quei segni dell’anima e dei sentimenti che ci sono e profumano di tanta umanità delle nostre comunità locali.
L’Unpli dell’Emilia Romagna e l’Unpli di Ferrara si stanno organizzando per favorire questo nuovo contesto e le reti di 340 proloco regionali e 31 proloco provinciali hanno già accesi i motori e insieme stanno procedendo nel futuro, soprattutto quello più ravvicinato.

Enzo Barboni è il presidente della Proloco di Copparo e presidente di Unpli provincia di Ferrara

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