L’insolito nascosto nei luoghi quotidiani…
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di Francesca Ambrosecchia
Troppe volte mi capita di alzare lo sguardo e notare qualcosa di nuovo. Qualcosa che non avevo mai notato della mia città. Piccoli dettagli che sfuggono a chi non è un attento osservatore. La cosa mi stupisce ogni volta che accade e non capita di rado. Non è d’altronde la città in cui vivo da sempre?!
Quando viaggio e visito nuovi luoghi, cerco di cogliere al massimo non solo l’atmosfera ma anche ogni particolare che lo caratterizza guardando in basso, a destra, sinistra e all’insù.
Le strade della nostra città, soprattutto del quartiere dove abitiamo, le conosciamo talmente bene o per meglio dire quasi a memoria, da spostarci di fretta senza guardarci attorno, senza prenderci il tempo per fare ciò.
Forse dobbiamo pensare alla nostra città come alla meta di un viaggio: un posto che abbiamo “visitato” spesso ma mai abbastanza per conoscerlo in ogni sua parte…
“Quando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventare cieco”
Josef Koudelka
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani