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L’influenza ipnotica delle serie tv

Tempo di lettura: < 1 minuto

di Francesca Ambrosecchia

Siamo indubbiamente nell’era delle serie televisive. Film, libri, videogiochi: tutto si trasforma prima o poi in una serie tv. Stagione dopo stagione, puntata dopo puntata ne siamo sempre più coinvolti, sempre più dipendenti. Ci affezioniamo ai personaggi e alle loro vicende e rimaniamo col fiato sospeso quando è necessario attendere una settimana per la puntata successiva o un intero anno per la nuova stagione.
Nell’attesa perché non rivedere le stagioni passate da veri appassionati? Si fanno congetture e ipotesi sui prossimi avvenimenti, si cercano anticipazioni ma allo stesso tempo ci si tiene alla larga dagli spoiler, acerrimi nemici di questo universo.
È tutto questo che porta le serie tv a differenziarsi dai film. I nostri film preferiti ci fanno compagnia per un’ora e mezza-due, possiamo rivederli quando ne abbiamo voglia: niente di paragonabile alla fedeltà che si dimostra per anni nei confronti di una serie tv. È inutile, anche l’attesa fa parte di questa dipendenza.

“Alcuni programmi televisivi sono come gomma da masticare per gli occhi”
John Mason Brown

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)