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Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara

Ultimo appuntamento domani, martedì 19 novembre, con lo studioso di fama mondiale Victor Stoichita per l’edizione 2019 de “IL MUSEO. Dentro e intorno” (ore 17, Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara).

Introdotto da Claudia Cieri Via, il critico e storico dell’arte romeno parlerà de “L’immagine dell’Altro. Neri, giudei, musulmani e gitani nella pittura occidentale dell’Età moderna”.

La conferenza affronterà i temi che Stoichita ha analizzato nella sua ultima pubblicazione che dà il nome all’incontro. Parlerà quindi della rappresentazione figurativa dello “straniero” in Età moderna. Un approccio fruttuoso delle scienze umane tende a dimostrare come molti problemi che attraversano la contemporaneità abbiano fatto da tempo lo loro comparsa sul palcoscenico della storia. In quest’ottica, la rappresentazione artistica è un vero e proprio banco di prova: costituisce, infatti, la “memoria visiva” di un dato fenomeno, i cui contenuti possono essere riattualizzati dall’analista. L’arco di tempo preso in esame va dal XV alla fine del XVIII secolo, quando, dopo lo “scoperta” del Nuovo Mondo, si registra un’esplosione senza precedenti dell’alterità che si cristallizza su alcune figure specifiche: il nero, il giudeo, il musulmano, il gitano nelle opere di Carpaccio, Gentile Bellini, Memling, Bosch, Dürer, Caravaggio, Rubens, Tiziano, Georges de la Tour, Girodet, Benoit.

In tutto questo si può cogliere anche un risvolto contemporaneo: in filigrana, con grande raffinatezza ed eleganza, affiora la flagrante attualità del tema dell’altro.

Victor Stoichita è un critico e storico dell’arte romeno (n. Bucarest 1949). Ha studiato storia dell’arte a Roma (dove si è laureato con Cesare Brandi), Parigi e Monaco di Baviera. Professore ordinario di storia dell’arte moderna e contemporanea dell’Università di Friburgo in Svizzera, i suoi studi si concentrano sull’ermeneutica e sull’arte italiana e spagnola. È stato Visiting Professor presso numerose istituzioni, fra le quali l´École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, la Scuola di Studi Umanistici di Bologna e la Harvard University. Tra le traduzioni italiane delle sue opere più recenti si segnalano: “L’ultimo Carnevale” (2002); “L’effetto Pigmalione: breve storia dei simulacri da Ovidio a Hitchcock”, (2006); “Effetto Sherlock. Occhi che osservano, occhi che spiano, occhi che indagano. Storia dello sguardo da Manet a Hitchcock”, (2017).

L’evento è realizzato da Università di Ferrara, Dipartimento Studi Umanistici, TekneHub, grazie al sostegno della Fondazione Ferrara Arte e in collaborazione con Gallerie Estensi-Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Musei Civici di Arte Antica, Amici dei Musei e dei Monumenti Ferraresi.

L’ngresso è libero fino a esaurimento posti.

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