L’immaginazione? Un bene da condividere
Da bambini quello che ci viene maggiormente insegnato è utilizzare l’immaginazione.
Sviluppare la fantasia, la capacità di immaginare qualcosa che non siamo in grado di vedere, inventare storie mai sentite, è una parte importante dello sviluppo di una persona.
Molte cose ci possono aiutare in questo processo: i libri, le favole, i cartoni, i giochi inventati quando non si ha nulla con cui giocare.
La capacità di astrazione che ci permette di vedere oltre la realtà ci consente al contempo di sognare e di desiderare.
Poi crescendo è la ragione a prendere il sopravvento, complice la necessità di diventare indipendenti e di dover prendere tante decisioni.
Molti ritengono che ad una certa età sia necessario smette di sognare, mentre io credo che non solo sia un bene prezioso mantenere la capacità di farlo, ma che sia ancora più importante trovare qualcuno che in questo viaggio sieda volentieri accanto a noi.
“Ho bisogno di un compagno reale per il mio viaggio immaginario”
David Grossman
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Federica Mammina
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)