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L’Iisap pronta per i concorsi regionali ‘ER- School of food’ e ‘Tradizione e innovazione. Aceto balsamico in cottura’ all’insegna della transcultura

Articolo pubblicato il 13 Febbraio 2017, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da Istituto d’istruzione superiore Argenta-Portomaggiore

Continuano all’IPSIA di Argenta le lezioni sull’alimentazione sana e culturalmente ‘contaminata’.
La classe 4A dell’IPSIA Servizi Sociosanitari ha, infatti, sperimentato una lezione significativa e creativa, costruita dagli studenti stessi, che sono diventati i protagonisti, mentre le insegnanti, prof.ssa Alessandra Ferlini e Daniela Etro, hanno svolto il ruolo di consulenti e guida.
Gli studenti sono stati cuochi per una mattina, e dopo aver acquistato le materie prime di qualità – sotto l’occhio vigile delle docenti-, hanno preparato due piatti interculturali, cercando di mediare le diverse culture presenti nella classe.
Sono stati creati due piatti di cui è stato curato l’aspetto salutistico selezionando ingredienti protettivi rispetto alle malattie cardiovascolari e pieni di sostanze bioattive il tutto aromatizzato con aceto balsamico tradizionale di Modena DOP, per partecipare al concorso regionale- categoria “tradizione e innovazione. L’aceto balsamico in cottura”.
Sono emerse, inoltre, quella creatività, competenza, spirito di gruppo e motivazione che in una lezione classica e standard non sarebbero potuti emergere.
 Le diverse culture, quindi, che compongono la classe 4A SSS si sono avvicinate ed incontrate, gli studenti sono andati oltre all’intercultura, hanno sperimentato la potenza della transcultura.
Un’esperienza entusiasmante, che consentirà alla classe di partecipare al concorso per le scuole superiori indetto dalla Regione Emilia Romagna “ER – school of food”.
Le docenti Etro e Ferlini volevano, quindi, fare un grande in bocca al lupo ai propri ragazzi e dire loro che la vera vittoria c’é già stata: niente litigi per un voto più alto di un altro o per un turno mancato in una interrogazione, ma vicinanza di idee, incastro di momenti fondamentali l’uno per l’altra nel rispetto del proprio compagno di classe, dei propri gusti, della  propria cultura, dei propri suggerimenti  e delle proprie idee.
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani