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Life Agree educational tour

Articolo pubblicato il 9 Luglio 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Il LIFE AGREE nasce da una lunga fase di consultazione che ha coinvolto i soggetti pubblici, privati ed i tecnici che operano nel sito Natura 2000.

Il 1 giugno 2014 grazie al consolidato rapporto tra le cooperative di molluschicoltori che lavorano nel sito ed i gestori pubblici parte il progetto LIFE AGREE la cui durata è di cinque anni e che riunisce in qualità di partner La Provincia di Ferrara , Il Corpo Forestale dello Stato Ufficio Territoriale Biodiversità di Punta Marina, l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta Po, La regione Emilia Romagna, l’Università di Ferrara il Comune di Goro e il Consorzio Sacca di Goro Soc Consortile arl CO.SA.GO.

Il progetto nasce per porre rimedio ad alcune minacce e problemi conservazionistici della laguna in particolare le crisi anossiche dovute all’insediamento di macroalghe e la carenza di siti riproduttivi per le specie target di avifauna.

Gli interventi per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione si basano su una strategia di adattamento ai processi naturali, in particolare quelli morfo-evolutivi tipici del Delta del Po attraverso la realizzazione di una struttura che indirizzi lo scanno di Goro in direzione più meridionale per ridurre il rischio di chiusura dell’apertura a mare, il dragaggio dei canali sublagunari per migliorarne la funzionalità, la realizzazione con i sedimenti di risulta di aree per la nidificazione delle specie target di Uccelli.

CO.SA.GO che raggruppa il 90% degli addetti alla venericoltura operanti in Sacca di Goro continuerà anche dopo il termine del progetto ad effettuare una “manutenzione ordinaria” dei canali e delle bocche lagunari in quanto dal buono stato di conservazione della laguna dipende la principale voce dell’economia locale rappresentata per l’appunto dalla venericoltura.

A quattro anni dall’avvio del progetto, i tecnici incontreranno, in una visita guidata sul “campo” la stampa per presentare i risultati fin qui ottenuti.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani