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Li ho visti per la prima volta a Mosca, l’anno scorso, colorati, illuminati, spensierati, solitari, allegri e disponibili. Sempre aperti. Sono lì, nelle strade, negli aeroporti, negli ipermercati pronti a dispensare profumo e colori a chiunque, in ogni momento del giorno e della notte, voglia portare un tenero e gentile momento a qualcun altro.
Sono loro, i variopinti distributori automatici di fiori, coloro vengono in aiuto quando il fiorista è chiuso, quando hai fretta e ti sei dimenticato di un avvenimento importante o semplicemente quando vuoi portare un improvviso pensiero gentile. Carino.

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Un distributore automatico di fiori

All’aeroporto di Sheremetevo, vedi sempre qualche marito o fidanzato accogliere l’amata con un bel mazzo di fiori in mano. Alle cene spesso si portano fiori freschi, così pure ai compleanni. Non importa se a fare gli anni è un uomo o una donna, anche se tendenzialmente si portano alle signore o alle signorine. I fiori sono ovunque qui, anche quando fa freddo, anche quando la neve ricopre, candidamente, luoghi e pensieri, anche quando il termometro affigge, impassibile, il segno meno. Incredibile.
Avere la possibilità di trovare fiori sempre e ovunque è un bel segno di civiltà, un messaggio diretto alla bellezza, alla delicatezza e alla gentilezza. Ci piacerebbe vedere questi distributori anche nelle nostre strade, nelle nostre vie, a dare fioca luce a qualche vicoletto. Gli esteti e i cultori della bellezza del nostro patrimonio si strapperanno i capelli, immaginando la vetrata di un distributore in mezzo a tanta arte. Basterà allora trovare un posto riparato e discreto. Meglio un fiore che sorride da un vetro che un palazzo antico occupato da luccicanti vetrine di McDonald’s. O sbaglio ?

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it

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