Libri e tv
di Maria Luigia Giusto
Capita di aprire un libro. Per iniziare la lettura, per sentirne l’odore, per curiosare a caso tra le pagine, e scoprire all’improvviso una parola, una frase che colpisce, un’assonanza evocativa che porta indietro nei ricordi. Lo scrittore, quello bravo, che scrive per passione e per ideale, mostra il mondo come dovrebbe essere, nelle storie a lieto fine, come va, in quelle realistiche, e dona un’emozione mai provata, un pensiero su cui si torna più volte dopo averlo letto, un momento di riflessione per ricominciare il percorso.
“E se la letteratura fosse una televisione in cui guardiamo per attivare i neuroni specchio e concederci a buon mercato i brividi dell’azione? E se, peggio ancora, la letteratura fosse una televisione che ci mostra tutte le occasioni perdute?”
Muriel Barbery
Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)