Libertà, uguaglianza e fraternità: ‘La Marianna’ riporta in politica i motti della rivoluzione francese
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di Mario Zamorani *
Mentre esplodono nuovi partiti a raffica come coazioni a ripetere di vecchi e incomprensibili schemi, nasce una formazione nuova. La Marianna, icona della repubblica francese fondata su libertà, uguaglianza e fraternità. Nasce a opera di Giovanni Negri che negli anni Ottanta fu segretario nazionale dei Radicali e anche parlamentare italiano ed europeo. Allora giovanissimo.
Ritiratosi nelle Langhe a produrre vini di ottima qualità, dopo la morte di Marco Pannella è rientrato in gioco con razionalità, passione e qualità politica, merci oggi rarissime. Dopo Pannella, illuminata guida visionaria e carismatica, la storia radicale finisce. E altro, più in sintonia con i tempi, sulla scia di quell’esperienza irripetibile può nascere.
A Ferrara in particolare la storia radicale è con la Marianna. Io stesso da anni non ho più tessere radicali e oggi mi rimetto in gioco.
In tempi di accelerazioni e novità sconvolgenti, Brexit, Trump, Grillo e Le Pen, il capo del più grande partito comunista del mondo che a Davos apre al libero mercato contro il protezionista presidente Usa, con politica e partiti introvertiti (vedi Pd e i radicali stessi) e fermi al palo con dieci o venti anni in ritardo sul mondo che cambia con velocità e intensità tumultuose, ora in meglio ora in peggio, con politici inetti che seguono e inseguono (essendone lo specchio) la confusione degli elettori spaesati invece di guidare il cambiamento come la politica dovrebbe fare, nasce la Marianna.

E’ una ragazza molto curiosa, un po’ impertinente e pure molto ambiziosa. Intende decifrare il disordine ovunque imperante nell’Occidente, che oggi a molti appare fuori controllo, e a partire da principi quali quelli di Giustizia e libertà, del Partito d’Azione e dei Radicali, rivolgersi agli eredi legittimi di queste esperienze, fuori dalle chiese comuniste e democristiane e dalle loro code, rivolgersi a laici, liberali, liberaldemocratici, liberalsocialisti, socialisti, radicali, e a tutti gli homeless della politica.
Con obiettivi chiari, comprensibili, persino semplici, con linguaggi e forme che tutti possano comprendere, avendo ben saldi principi quali libertà, democrazia e quelli contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Declinati sull’oggi, a partire dalle insopportabili e crescenti disuguaglianze che attraversano tutta la società, e possibilmente sul domani. Ben sapendo che la comunicazione avviene sulle ali della rete e quindi investendo su di essa. A partire da Ordigno, una nuovissima piattaforma democratica (quindi il contrario di quella di Grillo) dove è possibile discutere con ordine di tutto, commentare tutto, anche proporre tutto e persino votare; ma con certificazione notarile del voto, non con garanzie supposte da parte di uno o due dittatori che nessuno ha mai votato.
La Marianna nascerà a Bologna nella Convenzione di sabato 25 e domenica 26 febbraio (maggiori informazioni sul sito lamarianna.eu o su facebook). Da Ferrara partiranno 16 o 17 iscritti con il ruolo di soci fondatori. La porta è aperta.
* esponente ferrarese del nuovo soggetto politico

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