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Nuovi punti musica ufficiali – piazzetta Carbone e Bersaglieri del Po – arricchiranno l’edizione 2015 del festival della musica di strada più antico d’Europa, “quello che conta il maggior numero di imitazioni, come la settimana enigmistica”; omaggiato pure dai… reali: ultimo il sovrano belga, che dà seguito alla precedenti lodi espresse dalla regina di Inghilterra e dal re di Spagna.
A Ferrara l’attesa è terminata: e anche quest’anno, sulla strada che porta alla città estense sono in arrivo gli artisti ospiti del Buskers Festival. Vera protagonista, la musica. Venti i gruppi che partecipano come invitati ufficiali, provenienti da tutto il mondo: tre dal Belgio – Les Busiciens, Tram33 e The Belgian Bluebirds – la nazione ospite di questo anno, ma come di consueto gli artisti attesi saranno nel complesso circa duecento. Previste novità e graditi ritorni, tra cui Victor L. C. Young, felice di festeggiare al festival gli 80 anni già compiuti, e i cinematografici Cosmic Sausages. Tenori e violinisti, melodie arabe e jazz folk, humppa finlandese e klezmer, one-man-band e gruppi multietnici avranno casa tra Lombardia ed Emilia Romagna nelle prossime due settimane, proseguendo la tradizione dell’on tour: questo anno si parte da Milano: a Palazzo Marino avrà luogo, giovedì 20 agosto, l’anteprima del festival con il suonatore di hang Paolo Borghi, per poi proseguire a Comacchio (venerdì 21), a Ferrara (sabato 22 e domenica 23, poi da martedì 25 sino a domenica 30 agosto) e Lugo (lunedì 24), per un evento che calamita ferraresi, italiani e non solo: in conferenza stampa sono presentati due coniugi francesi assidui frequentatori del festival, tanto da acquistare casa in città per poter seguire ogni anno l’attesa kermesse.

Una particolare attenzione è rivolta anche al sociale, in modo particolare ai malati di Alzheimer e ai detenuti in casa circondariale dove si esibiranno alcuni degli artisti coinvolti.
Per il quinto anno consecutivo poi il progetto EcoFestival accompagna il festival della musica: le associazioni CleaNap e Viale K, il ride sharing di BlaBlaCar e il bus sharing GoGoBus sono alcune delle iniziative eco che andranno ad arricchire questa edizione, insieme al punto di ristoro vegano curato dallo chef Marco Jannotta.
Confermate le iniziative dell’anno scorso che uniscono poesia e tango, storie dei buskers che popolano Ferrara e artigianato, che animeranno punti strategici della città estense. Per turisti e appassionati, gli allievi dell’Istituto d’arte “Dosso Dossi” di Ferrara saranno a disposizione per illustrare le bellezze artistiche della città in un originale percorso di trekking urbano.
Sempre seguendo la strada.

La 28esima edizione del Ferrara Buskers Festival, è patrocinata dal ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e dal ministero dell’Ambiente. Presentata dal suo ideatore e direttore artistico Stefano Bottoni, dal direttore organizzativo Luigi Russo, dal vicesindaco Massimo Maisto, dal responsabile servizi ambientali Hera per Modena e Ferrara Alberto Santini e dal presidente della commissione parlamentare sugli illeciti ambientali Alessandro Bratti, con gli interventi dell’assessore Simonetta Zalambani e del sindaco di Lugo Davide Ranalli,

Importanti sono i nomi di sponsor e sostenitori. A partire da Citroën – un marchio francese che onora gli ospiti belgi – a Darsena Office Park passando per Birra Peroni.
Gruppo Hera collaborerà a questa edizione con una serie di iniziative mirate a valorizzare il territorio tutelandone l’ambiente e promuovere le occasioni di socialità. In primis avendo un occhio di riguardo alla pulizia della città attraverso la raccolta differenziata in contenitori stradali, astucci portacicche e distribuzione gratuita di acqua nel punto Hera nella sorgente urbana.
A questo si aggiungono il progetto CiboAmico, nato da dicembre 2009, che redistribuisce pasti non consumati a persone in situazione di difficoltà, con il supporto di Last Minute Market (Università di Bologna) e la collaborazione della società Elior; e la promozione del compostaggio il 28 e il 29 agosto con laboratori creativi di opere florovivaistiche dedicati ai più piccoli.
Perché il festival è anche collaborazione e iniziative: uno su tutti Ibo Italia, il cui presidente racconta la filosofia dell’associazione finalizzata al Buskers festival. Priorità è creare una cultura della “mondialità”, grazie ai volontari che da ogni parte del globo arrivano a prestare servizio alle porte di ingresso del festival con il Grande Cappello: le offerte qui raccolte andranno in parte all’organizzazione dello stesso festival e ad altre attività mondiali.

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Giorgia Pizzirani



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